Un volto noto del teatro ligure prende le redini dell’Andersen Festival: Davide Paganini, originario di Riva Trigoso, dopo anni di esperienza dietro le quinte, quest’anno guida insieme a Duccio Forzano, regista e autore televisivo di grande fama, la 28esima edizione di uno degli eventi culturali più attesi della Liguria. Il festival si apre questa sera, giovedì 5 giugno, al suggestivo Teatro Arena Conchiglia di Sestri Levante con una serata inaugurale che darà ufficialmente il via a un ricco calendario di appuntamenti, tutti in attesa del Premio Andersen, che celebra quest’anno la sua 58ª edizione.
Il filo conduttore del Festival? Il tempo
Durante la prima giornata della manifestazione, l’attore ligure Davide Paganini ha rilasciato un’intervista ai microfoni di Primocanale. L’artista, originario di Sestri Levante, ha raccontato le sfide affrontate dall’organizzazione del Festival a partire da dicembre fino ad oggi.
Cosa dobbiamo aspettarci da questa edizione?
"Abbiamo iniziato a lavorare a dicembre perché questo festival fa parte dei bandi ministeriali del Mibact, il Ministero della Cultura. Non dimentichiamo che si tratta di un festival multidisciplinare che abbraccia tutte le forme di spettacolo dal vivo: circo, danza, musica, teatro, teatro per bambini, clownery. Abbiamo cercato di declinare tutte queste discipline su più di dieci palchi e location artistiche, con l’obiettivo che Sestri Levante diventi un grande teatro a cielo aperto, dove ogni angolo e piazza possa trasformarsi in un luogo di divertimento per grandi e piccini."
Quali sono state le principali sfide nell’organizzazione del festival?
"Sicuramente siamo partiti da un nuovo bando delineato dal Mibact per il triennio 2025-2027, con dinamiche diverse rispetto al passato. Abbiamo dovuto studiarlo attentamente e portarlo a compimento per ottenere il riconoscimento ufficiale del Ministero della Cultura. Questa è stata la prima sfida, insieme all’obiettivo di inserire nel programma circa 45 spettacoli, mentre complessivamente contiamo quasi 80 eventi tra Andersen In e Andersen Off. Organizzare un festival in un luogo come questo comporta la necessità di risolvere continuamente imprevisti, con una corsa costante verso soluzioni immediate. La sfida principale resta il tempo, speriamo che il meteo tenga. Auguro buon divertimento a tutti."
Qual è il messaggio che volete trasmettere attraverso il programma e il festival?
"Insieme al direttore artistico, Duccio Forzano, con cui collaboriamo da dicembre e con cui abbiamo un ottimo rapporto, abbiamo scelto come tema centrale il tempo: il passato, il presente e il futuro. Viviamo un presente in continuo cambiamento, sia a livello sociale che umano. Per questo cerchiamo, attraverso il festival Andersen, di armonizzare e creare un intento positivo, soprattutto per i bambini, con l’obiettivo di far crescere un essere umano migliore per il domani. Speriamo che questo possa rappresentare un punto di riferimento per le generazioni future."