Pugni, schiaffi, calci e testate. È quello che ha subito una donna che sabato sera si è presentata con il volto tumefatto e altri segni di violenza agli agenti impiegati in presidio in piazza Vittorio Veneto, a Sampierdarena.
Subito scattati i controlli nella casa dell'uomo
Gli agenti, dopo aver allertato tempestivamente il 118, hanno ascoltato il racconto della donna, che ha riferito di essere stata aggredita in maniera violenta dal marito, in casa, dove alloggia insieme ai figli. Subito sono scattati i controlli e nell’abitazione sono state trovate tracce di sangue su pareti e mobilio.
Anni di violenze, aggressioni e vessazioni
Il personale del Nucleo Fasce Deboli è stato immediatamente coinvolto per la presa in carico del caso. La donna, nel frattempo, è stata trasportata per le cure del caso presso l’Ospedale Galliera, dove ha riferito agli agenti anni di episodi di aggressioni, vessazioni e insulti che l’hanno spinta, spesso, a trattenersi fuori casa pur di non incontrare il marito. Comportamenti violenti reiterati nel tempo, dunque, e che sabato sera sono sfociati in un litigio per futili motivi durante il quale l’uomo ha colpito con pugni, schiaffi, calci e testate la donna.
Attualmente, la donna è ancora sottoposta a cure mediche e per lei scatterà la messa in protezione da parte dei servizi sociali, come richiesto anche da lei, per evitare di fare ritorno a casa. La protezione coinvolgerà anche le figlie minorenni. L’abusante, un uomo di nazionalità senegalese, classe ’78, è stato arrestato per i reati di lesione e di maltrattamenti e condotto presso il carcere di Marassi per essere messo a disposizione dell’autorità giudiziaria.
"Ancora una volta, purtroppo, abbiamo potuto constatare che la violenza di genere e la violenza domestica continuano a essere un problema sociale e culturale che permea la nostra società - dice l’assessora alla Polizia locale e alla Sicurezza urbana Arianna Viscogliosi -. In questo caso, la donna ha avuto la forza e il coraggio di denunciare rivolgendosi ai nostri agenti impegnati sul territorio, mettendo in moto un meccanismo che presto la porterà in un luogo sicuro insieme ai suoi figli. La nostra Polizia locale, grazie al Nucleo Fasce Deboli, è preparata ad affrontare queste situazioni con tutta la delicatezza, fermezza e tempestività che casi del genere richiedono. L'attenzione però deve rimanere sempre alta e come istituzioni dobbiamo continuare a svolgere un ruolo fondamentale di prevenzione, educazione e sensibilizzazione".