Giovanissimo arbitro colpito con un pugno in faccia da un giocatore va a processo insieme a quest'ultimo. Il calciatore per lesioni mentre il direttore di gara per minacce. A disporre il decreto di citazione a giudizio è stato il procuratore aggiunto Federico Manotti. Il processo, davanti al giudice di pace, inizierà il 15 dicembre.
Cosa era successo sul campo
I fatti risalgono al 25 marzo 2023. Nel campo di Quarto Alto si sono sfidati, nel campionato di terza categoria, il Vecchio Castagna e la Dinamo Santiago. Quasi alla fine del secondo tempo, l'arbitro Emanuele Pergola (18 anni ma con due anni già di esperienza) ha deciso di espellere un giocatore della Dinamo, Enrique Alexander Ayala Tafur. Il calciatore però non l'ha presa bene e ha sferrato un pugno in faccia a Pergola. La gara è stata sospesa e finisce 5 a 1 per il Vecchio Castagna. L'arbitro (difeso dall'avvocata Simona Correa) è finito in ospedale con una prognosi di 10 giorni. Al giocatore (difeso dagli avvocati Luca Barontini e Alessandro Torri) il giudice sportivo ha comminato una squalifica di tre anni e tre mesi. La vicenda, però, non è fnita lì. I due hanno deciso di querelarsi a vicenda: il direttore di gara ha accusato l'aggressore di lesioni mentre il giocatore di essere stato minacciato ("levati di qua pezzo di m... o ti spacco la faccia" e, ancora, "ti faccio aprire quel naso di m... nella fronte").
Le aggressioni precedenti
Quella di quel giorno era stata l'ennesima aggressione a un arbitro, il terzo caso di violenza in campo nell'arco di un mese. Prima era stato picchiato Andrea Arnone, 18 anni, durante una gara categoria Under 14 dal vice allenatore di 44 anni della Nuova Oregina, poi squalificato per 5 anni. Qualche giorno dopo, il presidente del Recco (sempre in Seconda Categoria ligure), era entrato in campo a partita in corso e aveva dato un pugno all'arbitro della gara contro il San Salvatore.