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Cronaca

1 minuto e 4 secondi di lettura
di Annissa Defilippi

Sono stati rinviati a giudizio i due istruttori del giovane Andrea Demattei, il quattordicenne morto a gennaio 2023 dopo essere rimasto incastrato con la canoa nel torrente Entella (Chiavari). Lo hanno deciso i giudici della corte d'appello di Genova. Il processo inizierà il prossimo 12 gennaio

I precedenti giudizi

Il giudice dell'udienza preliminare aveva prosciolto i due (difesi dagli avvocati Silvia Morini e Guido Motta), mentre aveva rinviato a giudizio i vigili del fuoco e trasmesso gli atti per indagare i medici del 118. Il pm Francesco Cardona Albini aveva impugnato. Secondo il pm, la morte di Andrea (i cui familiari sono assistiti dall'avvocata Rachele De Stefanis) poteva essere evitata. Il giovane rimase incastrato con la canoa nel fiume tra alcuni tronchi e un pilastro di un ponte. I soccorritori impiegarono diverso tempo per estrarlo, e lui morì per ipotermia provocata dalla permanenza nell'acqua gelida.

Per l'accusa, gli imputati (difesi dagli avvocati Giorgio Zunino, Roberta Barbanera, Nadia Solari e Paolo Costa) avrebbero ritardato i soccorsi e messo in atto una serie di manovre scorrette. Per le difese, invece, venne fatto tutto il possibile, seguendo le procedure previste per casi come quelli. Nei mesi scorsi la procura ha anche chiesto il rinvio a giudizio per i due medici del soccorso (difesi dagli avvocati Daniele Pomata e Alessandro Lanata).

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