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Cronaca

Lo avrebbe fatto altre volte e il suo nome è noto in Procura
1 minuto e 15 secondi di lettura
di Annissa Defilippi

Una cicatrice permanente sull'addome, sanguinamenti ricorrenti che la costringono a cambiare persino il materasso e un dolore cronico che dura da oltre tre anni. È il calvario vissuto da una 68enne genovese dopo un intervento di riduzione del seno e una liposuzione eseguiti da un medico che opera in uno studio del centro genovese. I fatti risalgono al 2022, la storia della signora non è isolata: emerge da una denuncia depositata lo scorso aprile in Procura che il medico, già noto ai Nas (Nucleo antisofisticazioni e sanità dei carabinieri) e coinvolto in "plurimi procedimenti penali", continua imperterrito la sua attività. Peggio: nonostante le segnalazioni, il medico sta completando il triennio di formazione per diventare medico di famiglia. Era già stato oggetto in passato di numerosi esposti in sede disciplinare e in Procura per i quali, è noto, l'Ordine dei medici ha fatto tutto quello che poteva fare.

Il calvario della 68enne

La vicenda parte da un consiglio "innocente", quello di un'amica estetista, che nel tardo 2021 spinge la 68enne operatrice socio-sanitaria a consultare il medico per interventi estetici. L'operazione avviene in anestesia locale, prima anomalia per due operazioni così invasive, e il pagamento è in contanti: diecimila euro. Il decorso della paziente si trasforma ben presto in un incubo: ferite che non guariscono e dolori continui. Tre anni dopo, il consulto con un medico legale è un pugno nello stomaco: "Ha rischiato la vita", le dice il perito. Il chirurgo estetico è ora indagato per lesioni colpose passando per l'esercizio abusivo della professione e la falsificazione di atti.

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