La Corte d'Appello di Genova ha riformato la sentenza di primo grado, riducendo la condanna a 3 anni e 7 mesi di reclusione per un uomo di 50 anni, detenuto da un anno con l'accusa di maltrattamenti in famiglia nei confronti del padre anziano. In primo grado era stato condannato a 4 anni e sei mesi.
La difesa, curata dall'avvocata Paola Pepe, ha ottenuto il riconoscimento della tesi secondo cui i fatti non configuravano un pattern di abusi sistematici, bensì lesioni gravi isolate. L'imputato, originario della Liguria e attualmente in carcere preventivo da un anno, era stato inizialmente condannato per una serie di episodi contestati come maltrattamenti reiterate ai danni del genitore. In appello, la legale Pepe ha argomentato che le condotte non rientravano nella fattispecie maltrattamenti ma solo lesioni gravi. La corte ha solo diminuito la pena.
La difesa, curata dall'avvocata Paola Pepe, ha ottenuto il riconoscimento della tesi secondo cui i fatti non configuravano un pattern di abusi sistematici, bensì lesioni gravi isolate. L'imputato, originario della Liguria e attualmente in carcere preventivo da un anno, era stato inizialmente condannato per una serie di episodi contestati come maltrattamenti reiterate ai danni del genitore. In appello, la legale Pepe ha argomentato che le condotte non rientravano nella fattispecie maltrattamenti ma solo lesioni gravi. La corte ha solo diminuito la pena.
Durante il processo di primo grado, era emersa una ricostruzione familiare complessa: la madre dell'imputato aveva testimoniato che il padre "non aveva mai sopportato il figlio", dipingendo un quadro di tensioni radicate nel tempo. Lo stesso genitore vittima, interrogato in aula, aveva descritto il rapporto con il figlio come "litigioso", senza però confermare un clima di terrore o sottomissione continuativa. La Corte ha accolto parzialmente le argomentazioni della difesa, applicando una pena più mite, che tiene conto del tempo già trascorso in detenzione. L'avvocata Pepe, al termine dell'udienza, ha commentato: "La riduzione riflette una valutazione più equilibrata dei fatti, ora valuteremo se ricorrere in Cassazione".