Un intervento per occupazione abusiva si è trasformato in un maxi sequestro di droga. La polizia di Stato ha arrestato ieri mattina un 46enne genovese a Sestri Ponente, scoperto a gestire un laboratorio casalingo per la coltivazione di marijuana. Oltre 2 chili di stupefacente già essiccato, 37 piante in crescita e un impianto hi-tech per la produzione sono finiti sotto chiave.
La perquisizione nell'appartamento
Erano le 8.30 quando le volanti sono arrivate in un caseggiato del quartiere, allertate per un immobile occupato illegalmente. Sul pianerottolo accanto, però, un odore acre di cannabis ha subito insospettito gli agenti. Hanno suonato alla porta vicina: l’uomo che ha aperto ha tentato di richiudere in fretta, ma in fondo al corridoio era già visibile una serra domestica illuminata a giorno. Scattata la perquisizione, è emerso un vero e proprio laboratorio: tre serre complete di lampade led, ventilatori, sistemi di aspirazione, deumidificatori e termoregolazione. Dentro, 19 vasi con piante alte fino a 95 cm, 18 germogli in vasetti, oltre 100 grammi di infiorescenze pronte alla vendita e barattoli con erba tritata. In sacchi separati, due chili di fogliame essiccato da coltivazioni precedenti. Sequestrati anche 200 euro in contanti e un cellulare, probabilmente usato per lo spaccio. Sul posto è intervenuta la polizia scientifica per i test “Narcotest” sulle piante, che hanno confermato la presenza di THC. Il 46enne è stato arrestato per detenzione ai fini di spaccio e trasferito nel carcere di Marassi, a disposizione dell'autorità giudiziaria.