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Cronaca

1 minuto e 9 secondi di lettura
di Annissa Defilippi
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“La tutela delle vittime di violenza di genere deve diventare, a tutti gli effetti, una priorità nazionale, non solo in termini di principi ma anche di risorse.” Con queste parole il segretario generale provinciale Siap Genova Roberto Traverso ha introdotto il dibattito "Codice rosso e strumenti di tutela delle vittime: efficacia, supporto sociale e prospettive sul territorio genovese" che si è tenuto al Circolo Cap di via Albertazzi. 

Il segretario Traverso parte dai dati Istat sui femminicidi (106 nel 2022, 96 nel 2023, 113 nel 2024, oltre 70 nel 2025), con un focus sulla gravità del fenomeno a Genova, dove i casi di violenza sessuale sono triplicati in dieci anni. 

Traverso ha sottolineato le criticità operative, come la carenza di organico nella polizia di Stato, aggravata da anni senza concorsi e la gestione da migliorare delle risorse locali. Propone, poi e qui sta la novità, un pool interforze “Codice Rosso” H24, approvato in Commissione ma ancora non attuato, che garantirebbe anche una tutela più efficace anche alla luce del dell’inefficienza dei braccialetti elettronici con tempi di installazione eccessivi e falsi allarmi.

Ma le proposte non si fermano qui: viene suggerita anche l’attuazione dei Patti per la Sicurezza Urbana (Decreto Minniti) e l’istituzione di Osservatori nei Municipi per mappare il degrado urbano. 

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