Un solo grande grido "pace, pace" urlato da bambini e ragazzi ha fatto irruzione e ha bloccato stamane il cuore di Molassana, in Valbisagno, riempito dai bellissimi colori della pace per il flash mob messo in atto dagli alunni, i genitori e i docenti delle scuole elementari e medie dell'Istituto comprensivo Molassana e Prato, da sempre in prima fila anche con progetto comunitario dell'Università del Bosforo quando si tratta di educazione alla pace
Un'idea nata all'inizio di settembre
L'iniziativa è stata organizzata all'inizio di settembre dalla dirigente dell'Ic Maria Teresa Vacatello che poi con la concomitanza con lo sciopero generale indetto per il sostegno alla Flotilla bloccata dall'esercito di Israele è stata costretta a cambiare itinerario: non più una marcia fra piazza De Ferrari e il porto Antico, come previsto in un primo tempo, ma un flash mob "intimo" nelle vie di Molassana, fra il Geirato e piazza dell'Olmo, dove ha sede in municipio, oggi rappresentato dal presidente Lorenzo Passadore e l'assessore municipale ai Servizi Educativi Roberto D’Avolio.
In piazza anche l'assessore alla scuola Bruzzone
All'iniziativa ha preso parte con la fascia tricolore anche l'assessore alla Scuola del Comune di Genova Rita Bruzzone, che ha sottolineato che come l'istituto comprensivo diretto da Vacatello "sia da sempre in prima fila per pace anche grazie a un progetto europeo di cui fa parte in rappresentanza dell'Italia".
Alcuni genitori critici per la concomitanza con lo sciopero
La manifestazione è stata preceduta anche dalle polemiche innescate da alcuni genitori di una quarta della scuola elementare Santullo di via San Felice che hanno contestato il fatto che il flash mob coincidesse con lo sciopero generale indetto dai sindacati e che per questo hanno chiesto e ottenuto che i figli facessero regolarmente lezione in classe. Un papà per questo aveva anche minacciato di chiedere l'intervento dei carabinieri, a cui si era già rivolto per avvertire di quanto stava accadendo.
La dirigente Vacatello: "Data decisa prima dell'agitazione"
La dirigente dell'Ic Vacatello, interpellata al proposito da Primocanale, dopo essersi detta amareggiata dalle accuse rivolte dai genitori, ha chiarito che non c'è mai stata l'intenzione di inviare gli studenti allo sciopero generale, precisando che proprio per questo, appena appreso che l'agitazione coincideva con il flash mob, si è deciso di fare manifestare gli studenti solo ed esclusivamente nelle vie di Molassana.