"C'è stato quello che tutti speravamo non succedesse, ma ahimè aspettavamo, sotto un certo punto di vista - commenta la mattina dopo l'abbordaggio della Flotilla il presidente di Music for peace, Stefano Rebora - L'intercettazione delle navi, delle barche in acqua internazionale, è avvenuta verso le 80 miglia nautiche dalla costa di Gaza, le ultime intorno alle 55 miglia. Le barche sono state intercettate, sono stati arrestati gli attivisti e tutto il personale di bordo è stato portato via, stanno ancora trasferendoli su delle navi più grosse e le barche più grosse le stanno trainando verso Ashdod, ci potrebbe essere invece la possibilità addirittura che le barche più piccole vengano affondate, ma di questo non abbiamo certezza per adesso perché non sappiamo l'evolversi della cosa, abbiamo perso i contatti questa notte".
A bordo delle imbarcazioni 22 italiani e due genovesi di cui si sono persi i contatti: "Le ultime volte che abbiamo visto le telecamere ovviamente stavano bene, sono stati abbordati con la solita tecnica del cannone ad acqua, prima hanno sparato con il cannone ad acqua, dopodiché hanno abbordato la barca e hanno fatto scendere, da lì non abbiamo nessuna notizia, siamo nelle mani della Farnesina come tutti quanti".
A Music for Peace in cinque giorni sono state raccolte olre 500 tonnellate: "Abbiamo già preparato i container per la spedizione via mare con una nave della Messina, noi partiremo la prossima settimana, li raggiungeremo ad Acaba in Giordania e di lì poi inizierà la trattativa, è già in atto però inizierà questa missione e speriamo di riuscire a portarla a termine".
"Abbiamo messo due punti base su cui non transigiamo, il fatto che l'inviolabilità dei pacchi, cioè devono mantenere la loro integrità e il fatto che si possa entrare noi direttamente e consegnare nelle mani dei palestinesi e delle associazioni partner che sono già predisposte per effettuare le distribuzioni, queste per noi sono condizioni basilari, vedremo se verranno accettate. Non è facile ma credo che la nostra forza sia la gente, sia il popolo, come dico da diversi giorni per me non smetterò mai di dirlo, bisogna dimostrare il proprio dissenso scendendo nelle piazze con educazione, con rispetto delle nostre città ma in modo risoluto bisogna urlare il nostro dissenso, in modo composto ma bisogna che il popolo esprima la sua opinione e i suoi pensieri".
"Il governo dovrebbe fare ovvio che la flottiglia e tutte le manifestazioni in atto sono per far sì che avvengano un sacco di cose, non ci sia solo un corridoio umanitario permanente aperto per Gaza ma ci sia un cessate il fuoco immediato, ci sia uno stop al genocidio, ci siano delle sanzioni per Israele, non si capisce perché nei confronti della Russia in due giorni, in tre giorni sono stati presi dei provvedimenti e sono state poste le sanzioni via via sempre più forti e non si capisce perché dopo due anni di massacro a Israele non si dica niente, anzi gli si strizzi l'occhiolino, è palesemente un genocidio, poi io ripeto l'appello che faccio a tutti quanti e soprattutto a quelli che non la pensano come me e come noi è di fare una riflessione, di fare una riflessione e pensare realmente a quello che sta succedendo, pensare che al di là delle nostre posizioni, delle differenze di ognuno di noi bisogna ricordarci che siamo esseri umani e se noi come esseri umani capiamo che non possiamo accettare quello, allora dobbiamo dimostrare il nostro dissenso, lasciamo da parte le nostre differenze, cerchiamo di ricordarci di essere esseri umani e di restare umani".
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