Tre diverse operazioni sono state eseguite dalla Guardia Costiera di Genova negli ultimi giorni contro i fenomeni di pesca illegale.
Pesca a strascico con reti irregolari
Pescavano con reti a strascico con maglie di apertura inferiore ai limiti consentiti dalla normativa europea. Per questo motivo, la Guardia Costiera ha sequestrato le reti e il pescato, comminando una sanzione amministrativa di 2.000 euro ai comandanti dei pescherecci coinvolti, oltre a una penalizzazione di 7 punti sulla licenza di pesca secondo il sistema a punti previsto dal Regolamento UE.
L'attività di pesca illegale è stata fatta nelle acque del Golfo dei Poeti. La guardia costiera ha intensificato i controlli sulle tecniche di pesca a strascico e al palangaro, impiegate rispettivamente per la cattura di specie da fondale come il Gambero rosso (Aristeus antennatus) e lo Scampo (Nephrops norvegicus), e per grandi pelagici quali il Tonno rosso (Thunnus thynnus) e il Pesce spada (Xiphias gladius).
A Genova pescheria si riforniva da un pescatore occasionale
Sul territorio, un’ispezione presso una pescheria nel centro di Genova ha portato alla contestazione di una violazione per l’acquisto di prodotti ittici da un pescatore ricreativo, pratica vietata che compromette la tracciabilità del pescato, fondamentale per la sicurezza alimentare e per garantire l’origine dei prodotti. Al titolare è stata inflitta una sanzione di 1.500 euro e disposto il sequestro del pescato, in conformità con il Regolamento CE n. 178/2002 e il Regolamento CE n. 1224/2009, che regolano la legislazione alimentare e il sistema di controllo della pesca nell’Unione Europea.
Intervento a Milano contro specie aliene invasive
Gli ispettori della Guardia Costiera di Genova sono intervenuti anche a Milano, in un ristorante asiatico nel quartiere di Chinatown, dove sono stati trovati crostacei e molluschi vivi privi di documentazione di tracciabilità e autorizzazioni all’importazione. Tra gli esemplari sequestrati, circa 20 kg di animali vivi, figurano il Gambero della Louisiana (Procambarus clarkii) e gasteropodi d’acqua dolce, specie aliene invasive la cui detenzione e commercio sono regolamentati per la tutela della biodiversità. L’intervento ha visto la collaborazione dell’Agenzia di Tutela della Salute di Milano e del personale CITES dei Carabinieri Forestali. Le sanzioni saranno definite in base alle normative vigenti, tra cui il D.Lgs. 138/2017 sul controllo delle specie esotiche invasive.
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