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Cronaca

Nell'esposto la richiesta principale è l'intervento delle forze dell'ordine per trovare una soluzione perché "vogliamo tornare a dormire"
1 minuto e 20 secondi di lettura
di Aurora Bottino
Ore 21, lunedì sera. Largo Boccardo, nel quartiere di Molassana, si riempe di giovani. C'è musica ad alto volume, urla e schiamazzi. Alle richieste di abbassare la voce non arriva risposta se non qualche ghigno o qualche parolaccia sussurrata che fa scoppiare una risata. È il racconto di molti abitanti della zona che denunciano una situazione insostenibile nel quartiere, tanto che stanno per presentare un esposto formale ai carabinieri. 

La denuncia: "Non ne possiamo più, vogliamo tornare a dormire"

"Si tratta di un gruppo di venti a volte trenta giovani. Disturbano fino a notte inoltrata" spiega un gruppo di cittadini. "Diverse volte sono dovute intervenire le forze dell'ordine". Un disagio che è nato con la fine della scuola, chiaramente e che parla di notti insonni e continue discussioni. "Fanno scorribande con moto che sgommano, hanno rubato un carrello del supermercato che hanno sbattuto a terra per ore nel cuore della notte, cantano e giocano a palla alle ore più improbabili mentre noi vogliamo dormire perché il giorno dopo dobbiamo andare a lavorare. Forzano i cassonetti e rompono le cose, una notte hanno fatto esplodere qualcosa, forse un ordigno, e hanno svegliato tutti". Alcuni rappresentati dei residenti si vedranno in settimana con il presidente di Municipio per parlare del problema. Nell'esposto la richiesta principale è l'intervento delle forze dell'ordine per trovare una soluzione perché "vogliamo tornare a dormire. A questo punto questo gruppo di può definire una baby gang e chiediamo che venga fatto qualcosa". 
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