Sessanta persone arrestate per produzione e spaccio di droga, reati di microcriminalità come furto e rapine, circa 70 kg di sostanza stupefacente sequestrata, denunciati per clandestinità circa 70 stranieri. È questo il bilancio delle attività della Guardia di Finanza di Genova. Oltre un anno di indagini per contrastare i fenomeni di criminalità presenti nel centro storico. Molti degli arrestati avevano precedenti per furti, spaccio e contraffazione.
L'analisi dei dati portata avanti dai finanzieri ha permesso di risalire agli immobili utilizzati dagli spacciatori. L'indagine si è allargata e ha esteso anche quartieri quali Rivarolo, Sestri Ponente e non solo. Secondo quanto accertato gli appartamenti venivano usati quali luoghi di approvvigionamento e produzione di sostanze stupefacenti. Gli arresti sono avvenuti nell'arco di circa un anno e mezzo. Nella maggior parte dei casi si tratta di stranieri provenienti dal continente africano. Tra gli arrestati anche diversi italiani.
Da questa operazione poi è partita una seconda analisi dei dati che ha permesso di analizzate le informazioni relative ai contratti di locazione, alle utenze domestiche e alle residenze riconducibili ad alcuni immobili. Tra quelli finiti sotto la lente d'ingrandimento quelli occupati da persone sospette perché non intestatarie dei contratti di locazione o di utenze domestiche.
Questo lavoro ha permesso alla Guardia di Finanza, attraverso l’incrocio dei dati, di denunciare anche 70 proprietari di immobili per mancata comunicazione di circa 330 cittadini extracomunitari.
Ma non solo, alcuni degli appartamenti utilizzati per la produzione e lo spaccio della droga erano riconducibili a cittadini extracomunitari che nonostante fossero titolari di un contratto di affitto non venivano dichiarati come ospiti. Complessivamente le sanzioni amministrative contestate ai locatori degli appartamenti superano i 200 mila euro.
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