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Cronaca

2 minuti e 4 secondi di lettura
di Giorgia Fabiocchi

L'attacco militare degli Stati Uniti contro tre siti nucleari in Iran, con l'operazione 'Martello di mezzanotte' che ha sconvolto il mondo, ha alzato il livello di guardia anche a Genova. In attesa dei prossimi sviluppi, si è svolta in Prefettura una riunione del comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica a cui hanno partecipato i rappresentanti della polizia, dei carabinieri e della guardia di finanza. Nel frattempo proseguono i bombardamenti di Israele sui simboli del regime di Teheran, risultano colpite le basi di pasdaran e milizie, l'università e il carcere di Evin. Dall'Iran accusano Israele: "Centinaia di vittime".

La comunicazione dopo l'incontro

Al termine della riunione la prefettura ha comunicato - attraverso una nota - quanto segue. "In relazione all'attuale situazione di tensione internazionale in medio oriente, si è svolta stamattina in Prefettura una riunione tecnica di Coordinamento delle Forze di Polizia, nel corso della quale è stata disposta l'ulteriore intensificazione delle misure di vigilanza e sicurezza già in atto a tutela degli obiettivi sensibili e delle infrastrutture critiche presenti sul territorio metropolitano".

Le zone più sensibili

Anche a Genova attenzionati soprattutto i luoghi legati a Israele e agli Stati Uniti. Nel capoluogo ligure è presente un'agenzia consolare degli Stati Uniti oltre alla principale sinagoga della regione, che si trova a Genova in via Bertora. La riunione che si è tenuta oggi nel capoluogo ligure era in programma anche a Imperia e in altri luoghi strategici. Anche in questo caso l'obiettivo è rafforzare le misure di sicurezza nei luoghi sensibili. Sono ritenute zone a rischio elevato quelle del porto antico, dell'aeroporto Cristoforo Colombo e delle stazioni ferroviarie, oltre alle location più battute dai turismi.

La posizione del governo italiano

La situazione internazionale sta alimentando preoccupazione. La premier italiana Giorgia Meloni ha spiegato che a "seguito dell’aggravarsi della crisi in Medio Oriente, ho convocato d’urgenza e presieduto una conferenza telefonica tra componenti del governo e vertici dell’intelligence. La crisi è al centro dell'attenzione dell’esecutivo in tutti i suoi risvolti, dalla situazione dei connazionali nella regione, con cui la Farnesina è in costante contatto, agli effetti economici e di sicurezza. L'Italia continuerà a impegnarsi per portare al tavolo negoziale le parti". Nelle scorse ore è andato in scena un incontro serrato e telefonico tra la premier Meloni e la leader del Partito Democratico Elly Schlein. L'obiettivo, adesso, è quello di dettare la linea del governo italiano. 

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