Cronaca

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Fra i testi il dirigente della scientifica di allora Cavalera, la sua vice Campasso e la praticante dello studio del commercialista
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di Michele Varì

La ricostruzione dell'omicidio e i tanti errori commessi in sede di sopralluogo da parte degli agenti che effettuarono il primo sopralluogo e dagli specialisti della scientifica. E poi la testimonianza della praticante che lavorava nell'ufficio del commercialista. Saranno questi i temi dell'udienza odierna del processo di Nada Cella, la segretaria uccisa il 6 maggio del 1996 nello studio del commercialista Marco Soracco, un caso riaperto nel 2021 grazie a una criminologa e per cui alla sbarra ci sono Anna Lucia Cecere, accusata del delitto, e lo stesso commercialista Marco Soracco, indagato per favoreggiamento della stessa.


Tre i testi di oggi convocati dal pm Gabriella Dotto, il dirigente della polizia scientifica di allora Cosimo Cavalera, la sua vice Daniela Campasso, e la praticante dello studio Soracco, Mazzini.

Cecere, che non è mai comparsa in aula, è accusata di avere ucciso Nada dopo una lite nello studio perchè non transitava le sue telefonate a Soracco, che invece per inquirenti ha sempre nascosto il vero rapporto che aveva con la presunta assassina.