L'ex amministratore delegato di Autostrade per l'Italia Giovanni Castellucci "non dice il vero, nelle sue dichiarazioni spontanee, nel raccontare i rapporti che intercorrevano tra Aspi e Spea".
Così i pm Walter Cotugno, Marco Airoldi e Massimo Terrile nella memoria di quasi seimila pagine depositata ieri nel processo per il crollo del ponte Morandi avvenuto il 14 agosto 2018 e costato la vita a 43.
"Castellucci ha parlato di un rapporto di direzione e coordinamento ai sensi del codice civile. In realtà, il rapporto creato di controllo analogo era molto, molto più stretto" si legge nel documento. Aspi, in pratica, avrebbe appaltato a Spea l'attività di sorveglianza e però Autostrade avrebbe fornito "una cifra scarsa rispetto alle esigenze, rendendo problematica, se non impossibile, la realizzazione di una sorveglianza efficace".
Non solo. I pm parlano di "farsesca rappresentazione di efficienza e tempestività" da parte di Castellucci quando parla di "un piano accelerato per il rifacimento della soletta del viadotto Polcevera e il potenziamento degli stralli". E si domandano i pm: "quanto è accelerato l'intervento di cui parla Castellucci, visto che ci vorranno ancora 20 mesi per far partorire a un neo-ingegnere un progetto esecutivo farcito di stupidaggini, omissioni e falsità come quello trasmesso al ministero dei Trasporti il 30 novembre 2017?".
Infine, nella memoria l'accusa smonta la tesi del difetto eccezionale e imprevedibile. E per farlo cita anche quanto scritto dai giudici per la strage del bus di Avellino, costato la vita a 40 persone (per quella tragedia Castellucci è adesso in carcere dopo che la Cassazione ha confermato la condanna a sei anni,, ndr).
Anche in quel caso "la società ha sostenuto fosse 'un'evenienza mai considerata e ignota', invece era prevedibile e riconducibile a un problema atavico e ampiamente noto in ambito ingegneristico... e la scelta di limitare il monitoraggio (dei new jersey di Avellino, ndr) a una mera ispezione visiva, offre la cifra comportamentale dell'approccio del gestore al tema della sicurezza, essendo stato di fatto trascurato un problema ovvio e quasi banale".