Vai all'articolo sul sito completo

Cronaca

Padre Tarasenko della comunità genovese: "Negli anni '30 si mangiavano cani, gatti e non solo, un orrore tramandato solo dalle nonne che ora rischia di ripetersi..."
2 minuti e 0 secondi di lettura

GENOVA -"A causa della carestia di Holodomor negli anni 30 in Ucraina si mangiavano prima i gatti e i cani, ma poi durante l'inverno, quando non c'era più niente purtroppo ci sono stati casi, documentati, in cui nelle famiglie numerose i corpi dei bimbi più fragili che morivano venivano dati da mangiare agli altri figli..."


A raccontare questa storia choc - appunto la carestia di Holodomor - che ha segnato per sempre la vita l'Ucraina è Vitality Tarasenko, cappellano della comunità ucraina che per non dimenticare quel genocidio ha organizzato la marcia per la pace nelle vie del centro di Genova e a cui parteciperà il il parroco delle Vigne e neo vescovo di Rimini Nicolò Anselmi.


"Negli anni '30 nell'Ucraina sotto l'impero Sovietico morirono milioni di persone per fame e freddo per volontà di Stalin che punì chi non ubbidiva all'ordine di lasciare le terre allo Stato impedendogli di coltivare il grano - racconta Tarasenko dalla chiesa di Santo Stefano, nel cuore di Genova - ora con la guerra e i bombardamenti chirurgici sulle centrali elettriche in pieno inverno e con temperature già sotto lo zero il nostro popolo rischia di essere decimato da una nuova carestia".

Holodomor (in lingua ucraina e russa Голодомор) - come si legge su Wikipedia -  è il nome attribuito alla carestia che fu provocata sul territorio dell'Ucraina dal 1932 al 1933 dall'URSS, causando diversi milioni di morti.

Il termine deriva dall'espressione ucraina moryty holodom, combinando le parole ucraine holod (fame, carestia) e moryty, (uccidere affamare, esaurire), e la combinazione delle due parole vuol mettere in rilievo l'intenzionalità di procurare la morte per fame.

Nel marzo 2008 il parlamento dell'Ucraina e diciannove nazioni indipendenti hanno riconosciuto le azioni del governo sovietico nell'Ucraina dei primi anni trenta come atti di genocidio. Una dichiarazione congiunta dell'ONU del 2003 ha definito la carestia come il risultato di politiche e azioni “crudeli” che provocarono la morte di milioni di persone.

Il 23 ottobre 2008 il Parlamento europeo ha adottato una risoluzione nella quale ha riconosciuto l'Holodomor come un crimine contro l'umanità, i governi di Germania, Francia, Italia e la gran parte dei paesi occidentali, ad esclusione degli Stati Uniti d'America non hanno singolarmente formalizzato tale riconoscimento e perciò rimane ancora oggetto di dibattito sul piano delle relazioni internazionali.

In Ucraina, dopo il riconoscimento dell'Holodomor, fu deciso di commemorarlo ufficialmente ogni anno al quarto sabato del mese di novembre e dal 2008 è stato aperto il Museo nazionale del Genocidio dell'Holodomor.