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GENOVA - È ricoverata in gravissime condizioni all'ospedale San Martino di Genova una donna finita sotto il treno della metropolitana alla stazione Brin. Ancora da chiarire se si sia trattato di un incidente o di un gesto volontario. Il tutto è accaduto intorno alle 18,30

Sul posto immediato l'intervento del personale sanitario che ha prestato le prime cure alla donna che è stata intubata e trasferita d'urgenza all'ospedale. Nello scontro col mezzo ha riportato un trauma cranico e l'amputazione totale della coscia destra.

Sul posto gli agenti della polizia per ricostruire l'esatta dinamica di quanto accaduto.

 

  

 

SANREMO - I medici del Santa Corona di Pietra Ligure hanno sciolto la prognosi per Manar Dhoukhani, la ragazzina di 15 anni coinvolta nell'incidente in valle Ormea dove ha perso la vita il fratello Mohtadi, 17 anni.

"La paziente - si legge nel bollettino medico emesso da Asl2 - riesce a muovere gli arti inferiori e, ciò che è ancora più significativo, manifesta sensibilità negli stessi. Quest'ultimo aspetto rappresenta un importante segnale clinico positivo. E' stata trasferita dal reparto di Anestesia e Rianimazione a quello di Ortopedia e Traumatologia sempre all'interno del presidio ospedaliero del Santa Corona. I medici hanno ritenuto di sciogliere la prognosi che quindi non è più riservata; è stato attivato anche per lei il supporto psicologico già in essere per i genitori".

ALESSANDRIA - Tragedia sul lavoro sull'autostrada A7 all'interno del territorio della provincia di Alessandria. Un operaio è stato investito all'altezza di Castelnuovo Scrivia. La tragedia si è verificata intorno alle 14,30.

Sul posto è immediatamente intervenuto il personale sanitario del 118. Troppo gravi le ferite riportate, inutili i tentativi di rianimare l'uomo che poco dopo è stato dichiarato morto. La dinamica dell'incidente è ancora in corso di accertamento da parte delle forze dell'ordine.

Durante le operazioni di soccorso e i rilievi del caso il traffico sull'arteria A7 è stato bloccato tra gli svincoli di Casei Gerola e Castelnuovo Scrivia. 

GENOVA - Si svolgerà il 17 aprile davanti alla prima sezione della Corte d'assise di appello di Milano il nuovo processo che vede imputati per omicidio volontario in concorso, Alessio e Simone Scalamandré, i due fratelli accusati di aver ucciso il padre Pasquale, il 20 agosto 2020, nella loro abitazione di San Biagio.

La fissazione dell'udienza è arrivata insieme al deposito da parte della corte di Cassazione delle motivazioni della sentenza che ha annullato con rinvio sia la condanna a 21 anni per il maggiore dei fratelli, sia l'assoluzione in appello di Simone che in primo grado era stato condannato a 14 anni di reclusione.

La Cassazione, nell'annullare la sentenza nei confronti di Alessio Scalamandré ha tenuto conto della decisione della Corte Costituzionale che ha decretato l'illegittimità dell'articolo del Codice Rosso che impediva di far prevalere le attenuanti generiche sull'aggravante di un delitto commesso in ambito famigliare e ha accolto il ricorso degli avvocati Luca Rinaldi e Andre Guido che invocano l'attenuante della provocazione parlando di un "quadro probatorio eloquente" circa i comportamenti della vittima "reiterati fino ai momenti immediatamente precedenti" l'omicidio.

Accolto anche il ricorso della procura generale sull'assoluzione di Simone Scalamandré, difeso dagli avvocati Nadia Calafato e Riccardo Lamonaca, invitando i giudici milanesi a motivare adeguatamente una eventuale nuova sentenza di assoluzione. Pasquale Scalamandré era stato ucciso con un mattarello dopo una colluttazione la sera del 20 agosto 2020. La lite era scaturita dall'ennesima richiesta dell'uomo al figlio maggiore di ritrattare le sue accuse circa i maltrattamenti e le minacce alla madre che avevano costretto la donna a lasciare la città per trasferirsi in una comunità protetta in Sardegna.