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Era annunciata e così è stato: ha ripreso da dove si era fermata la protesta dei lavoratori dell'ex Ilva, che oggi potrebbero alzare il tiro e andare a bloccare altri nodi cruciali del traffico genovese
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di Aurora Bottino

Sulla Guido Rossa c'è ancora un rotolo da 20 tonnellate che blocca la strada in direzione ponente, così come i lavoratori - che hanno dormito in strada - occupano piazza Savio, davanti alla stazione di Cornigliano.

Era annunciata e così è stato: ha ripreso da dove si era fermata la protesta dei lavoratori dell'ex Ilva, che oggi potrebbero alzare il tiro e andare a bloccare altri nodi cruciali del traffico genovese. Sono stati proprio loro ad annunciare una protesta che andrà avanti almeno fino a venerdì, giorno in cui i sindacati si siederanno nuovamente al tavolo a Roma con il ministro, la Regione e il Comune per negoziare il futuro dell'acciaieria. Oggi una nuova assemblea davanti allo stabilimento, poi la decisione sulle modalità con cui continuare la protesta. 

Nella serata di ieri la Guido Rossa è stata riaperta solo per chi da piazza Savio si dirige verso levante. 

Ex Ilva, blocchi a Cornigliano: il 5 incontro a Roma. I lavoratori: "Restiamo qui fino a venerdì"

Ieri sera traffico in tilt in Valpolcevera 

Un incidente sulla A7 e il presidio dei lavoratori ex-Ilva hanno determinato una serata di code nel ponente genovese e nella rete autostradale che circonda il capoluogo ligure. Sulla A7 Serravalle-Genova tra Genova Bolzaneto e Genova ovest verso Genova si sono verificati 5 km di coda per un tamponamento tra due camion con dispersione di gasolio in carreggiata. Ripercussioni sulla A10 Genova-Savona, unica strada alternativa insieme a Borzoli per poter arrivare da ponente e levante e viceversa, dove si sono formati 9 km di coda tra Genova Prà e il bivio per la A7 verso Genova, e sulla A12 Genova-Sestri Levante dove si è formata una coda di 4 km tra Genova Nervi e il bivio per la A7 verso Genova. In città traffico molto rallentato e code in zona aeroporto, Sestri e Borzoli. La situazione è ritornata alla normalità intorno alle 19.30.

Blocco ex-Ilva e incidente: problemi al traffico nel tardo pomeriggio nel ponente genovese e in autostrada

Le richieste dei lavoratori 

Nicola Appice, rsu Fim Cisl è chiaro: "Il piano proposta dal governo comporterebbe una grave paralisi, verrebbe arrestata la produzione di banda zincata che costituisce i due terzi dell’attività dello stabilimento. Chiediamo il ritiro incondizionato del piano corto e l'arrivo immediato dei rotoli di acciaio necessari per mantenere attivi tutti gli stabilimenti produttivi del Nord".    

Armando Palombo, segretario Fiom Cgil, storico sindacalista Fiom, lo dice chiaramente: "Questa è una lotta per il lavoro, potremmo lasciare lo stabilimento depotenziato visto che non si estende la cassa integrazione e tutti continuano a prendere lo stipendio pieno e i lavoratori potrebbero giocare a briscola, ma Genova vuole lavorare".

Bucci: "C'è da negoziare, compratore entro febbraio"

"Venerdì siamo riusciti a ottenere perlomeno la latta e adesso stiamo lavorando per la zincatura, quindi andremo avanti anche per questo. Ci saranno questa settimana ulteriore incontri con il ministro Urso e quindi andremo avanti. C'è da negoziare e andremo avanti a negoziare, ma siamo in attesa del compratore finale e faremo tutto il possibile affinché questo possa avvenire entro 28 febbraio". Così il presidente della Regione Liguria, Marco Bucci, in merito alla situazione dell'ex Ilva di Cornigliano. Alle 13 di ieri il presidente ha raggiunto i lavoratori in piazza.

Salis: "Sono preoccupata, non c'è un progetto"

"Siamo andati a Roma e ci aspettavamo non solo un impegno per i prossimi mesi, ma una visione, un progetto. Il tema è che non c'è un progetto su come mantenere insieme tutti i siti, su come fare gli investimenti, non c'è chiarezza sugli investitori e soprattutto la cosa più importante e che spaventa di più i lavoratrici e i lavoratori è che lo Stato non si è impegnato nettamente nel dire in caso di mancata assegnazione 'noi ci impegneremo con una statalizzazione' anche provvisoria e transitoria per poter garantire la produzione, poter garantire l'arrivo di nuovi investitori". Così, a margine di un evento a Genova, la sindaca Silvia Salis. "Questo ha spaventato enormemente - ha ribadito -, non ci sono state buone notizie. Dare un contentino per qualche mese per la produzione, che tra l'altro a Genova chiude una linea e mette personale sovrabbondante sull'altra linea -aggiunge -, è una 'non soluzione' anche tecnicamente rigettata dai lavoratori. Devo dire che sono molto preoccupata". 

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