Quasi tutta l'Italia, grandi centri abitati compresi, in zona rossa per la siccità. E' lo scenario drammatico delineato dal ministro dell'Agricoltura Stefano Patuanelli: "Fare previsioni in questo momento è oggettivamente complicato. È evidente che c'è una situazione drammatica in molte zone del Paese; che le aree cosiddette rosse, quelle in cui c'è una diminuzione dei livelli dei fiumi e dei Laghi e dove la risorsa idrica sta mancando, si stanno allargando sempre di più e quindi ci aspettiamo - sottolinea l'esponente di governo, che mercoledì ha partecipato alla Conferenza delle Regioni insieme con il collega Roberto Cingolani (Transizione Ecologica) e il capo della Protezione Civile Fabrizio Curcio - che quasi tutto il Paese nel corso delle prossime settimane entri in zona rossa".
"Non deve stupirci - conclude - la preoccupazione sul fatto che anche in centri abitati di dimensioni maggiori ci possa essere un intervento".
La siccità continua a fiaccare il comparto agricolo, stavolta colpito per assurdo anche da violenti temporali: nella Bergamasca forti raffiche di vento hanno prodotto devastazione. I danni maggiori a Chiuduno: distrutte le sessanta serre di un'azienda agricola.
"Sono rimaste integre solo quattro serre - spiega il titolare - . Mi è successa la stessa cosa lo scorso anno e, nonostante i gravi danni, avevo deciso di ripartire. Ora non so cosa farò".
In queste ore si intensificano accordi tra i consorzi agricoli e le società di produzione energetica, con la mediazione di Coldiretti. In Piemonte Iren Energia concede altra acqua per l'irrigazione d'emergenza dei campi del Canavese: dalla diga di Ceresole Reale usciranno altri tre m3 al secondo.
In Lombardia è stato dichiarato lo stato di emergenza, con cui si invitano i cittadini a limitare l'uso di acqua mentre i gestori idroelettrici hanno accettato la richiesta della Regione di mantenere per altri dieci o quindici giorni il flusso concordato di almeno 4 milioni di metri cubi d'acqua al giorno sul bacino dell'Adda. Sul lago Maggiore è stata invece decisa la sospensione temporanea degli attracchi in alcuni scali, perché il basso livello dell'acqua potrebbe causare l'incaglio delle imbarcazioni.
Tra le nuove ordinanze comunali, a Piacenza si limita l'uso di acqua potabile, il cui uso extra-domestico sarà vietato nel territorio e in particolare per innaffiare orti, giardini e auto, tra le 8 e le 21.
Nessun razionamento per il momento è stato deciso dal presidente della Regione Veneto Luca Zaia, che però ribadisce la necessità "dell'adozione di regole, che sono anche dettate dal buonsenso, per il non spreco delle risorse idriche" e parla di una "situazione drammatica". Nessun rischio di razionamenti a Roma, assicura il sindaco Roberto Gualtieri, "fortunatamente anche grazie agli investimenti. Poi vedremo come evolverà la situazione nei prossimi mesi".