Una sinergia senza precedenti tra istituzioni economiche, mondo del sociale e realtà territoriali dà vita a CERS Liguria, una Comunità Energetica Rinnovabile Solidale pensata per rendere accessibile l’energia rinnovabile e contrastare la crescente povertà energetica che coinvolge famiglie, imprese e comunità locali in tutta la regione.
Missione Fondativa
La CERS Liguria, costituita in forma di fondazione, nasce con l’obiettivo di promuovere la transizione energetica permettendo a cittadini, enti pubblici e imprese di diventare protagonisti della produzione, condivisione e utilizzo di energia rinnovabile. I fondatori – Camera di Commercio di Genova, Diocesi di Genova e Fondazione Auxilium, cui si aggiungerà a breve la Camera di Commercio delle Riviere di Liguria – hanno scelto di unire competenze economiche e sensibilità sociale per affrontare in modo strutturale il tema della povertà energetica.
Lancio Ufficiale
La nuova realtà è stata presentata venerdì 28 novembre alle 9.30 nella sede della Camera di Commercio, alla presenza dell’Arcivescovo Marco Tasca, del presidente camerale Luigi Attanasio, dell’assessore regionale all’energia Paolo Ripamonti, dell’assessora comunale all’ambiente Silvia Pericu, del presidente di FILSE Gerolamo Taccogna e del rettore dell’Università di Genova Federico Delfino. Dopo i saluti istituzionali, il segretario generale della Camera Maurizio Caviglia ha moderato gli interventi di Stefania Crotta del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, che ha illustrato le politiche nazionali per le Comunità Energetiche, e di Jacopo Riccardi della Regione Liguria, che ha approfondito la declinazione regionale. Don Gian Piero Carzino, presidente della Fondazione, ha chiarito missione e valori di CERS Liguria; hanno seguito gli interventi tecnici di Ivan Bonomo di IRE Liguria e di Emanuele Barisone della Fondazione Auxilium. La chiusura è affidata a Benedetta Brighenti, direttrice di RENAEL.
Modello Umbrella
CERS Liguria si presenta come una “CER Multicabina” o “ad ombrello”, una struttura che permette di coordinare sotto un’unica governance più configurazioni locali, facilitando l’accesso alle opportunità disponibili per le Comunità Energetiche Rinnovabili. Grazie a questo sistema, cittadini, piccole e medie imprese, associazioni e pubbliche amministrazioni potranno aderire con procedure semplificate e beneficiare di un supporto amministrativo e tecnico altrimenti difficilmente accessibile.
Valore Sociale
Il modello scelto consente alle configurazioni locali di accedere a risorse strategiche, competenze qualificate e strumenti operativi che in autonomia sarebbero più difficili da ottenere. L’obiettivo è creare una rete diffusa su tutto il territorio regionale, capace di generare economie di scala e rafforzare la capacità delle comunità di produrre, scambiare e utilizzare energia rinnovabile. Il valore sociale del progetto, come ha spiegato Fondazione Auxilium, consiste nel garantire un sostegno concreto alle persone e alle realtà più esposte ai costi energetici, rendendo l’energia un bene realmente condiviso.