Vai all'articolo sul sito completo

Attualità

58 secondi di lettura
di redazione

In Liguria sono 13.507 le aree franose censite nell'Inventario dei Fenomeni Franosi Italiani (IFFI) realizzato dall'Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale.

E' il dato emerso dall'audizione del procuratore capo Nicola Piacente e dell'aggiunto Federico Manotti davanti alla Commissione parlamentare d'inchiesta sul rischio idrogeologico e sismico del territorio italiano, sull'attuazione delle norme di prevenzione e sicurezza e sugli interventi di emergenza e di ricostruzione a seguito degli eventi calamitosi verificatisi dall'anno 2019, presieduta da Pino Bicchielli e riunita in Prefettura a Genova.

In particolare 6.030 sono in provincia di Genova; 2.464 in provincia di Imperia; 2.742 in provincia di La Spezia; 2.271 in provincia di Savona.
     

Per quanto riguarda gli eventi alluvionali, i carabinieri forestali hanno elencato quelli più importanti a partire dal 1970 fino al 2018. I due magistrati hanno illustrato le inchieste a partire dal 2018, con i crolli delle dighe di Rapallo e di Santa Margherita a causa della mareggiata della fine di ottobre, quella sul crollo del cimitero di Camogli e gli altri crolli verificatesi negli ultimi anni in tutto il territorio genovese.

Problematiche sono state rilevate anche nelle cave della Valfontanabuona a causa del materiale di lavorazione non smaltito correttamente che, quando piove, crea problemi di dissesto idrogeologico.

Iscriviti ai canali di Primocanale su WhatsAppFacebook e Telegram. Resta aggiornato sulle notizie da Genova e dalla Liguria anche sul profilo Instagram e sulla pagina Facebook