La forza brutale del downburst che ha investito Pegli emerge oggi nel racconto diretto di un residente, sollevato da terra e scaraventato contro un cancello mentre pochi secondi di vento estremo trasformavano il quartiere in un campo di detriti.
Il racconto dell’uomo travolto
"Ero nel giardino di casa quando il vento fortissimo mi ha sollevato e sbattuto a una decina di metri contro il cancello", racconta l’uomo, ancora scosso dall’accaduto. "Mi è venuto addosso di tutto: tavole, sedie, sgabelli. Sono stato praticamente sotterrato".
La dinamica, rapidissima, gli ha lasciato addosso la sensazione di un episodio mai vissuto prima: "In 60 anni non ho mai visto una cosa simile. Ho gridato a mio figlio 'chiudi tutto, chiudi tutto', e poi in un attimo la tempesta è svanita. Probabilmente è risalita verso l’alto, non sono riuscito a capire cosa sia successo".
I danni nel quartiere
Il passaggio del fenomeno ha lasciato segni profondi in diverse strade: in via Sabotino le vetrate dell’androne di un palazzo sono state distrutte e un cancello è stato sradicato dalla sua sede. Alberi abbattuti, rami spezzati e tegole divelte completano il quadro dei danni.
La viabilità in difficoltà
A peggiorare la situazione, un furgone ribaltato in via Pegli ha bloccato il lungomare, mentre una frana ha interrotto completamente il transito in via Nicolosio da Recco, sulle alture. Le squadre operative stanno lavorando per ripristinare la sicurezza e la circolazione.