Aspi vuole aumentare ancora i pedaggi e allungare la concessione
Mentre Aspi, cioè Autostrade per l'Italia, si appresta a presentare nel cda il nuovo piano economico finanziario con ipotesi di rincari nei pedaggi fino al 6% e la richiesta (all'Unione europea) di un prolungamento della concessione di sei anni, la Liguria continua a vivere disagi pesanti per traffico a causa dei cantieri aperti tutti insieme dopo 50 anni di incuria (lo raccontiamo quotidianamente) ma anche per diversi incidenti spesso in coincidenza dei pericolosi scambi di carreggiata.
Barriere antirumore rimosse a gennaio dei 2020
A piangere sono ancora migliaia di liguri che hanno letteralmente "camion e auto in casa", come ci raccontano a Sestri Levante, nell'ultimo km di concessione di Autostrade prima che si entri in gestione dei Concessionari del Tirreno (ex Salt). Ma la stessa sorte sta toccando a tutti coloro che avevano le barriere e non le hanno più dal gennaio del 2020.
Nell'ultima frontiera della A12 a Sestri Levante: "Un inferno"
L'ipotesi di un nuovo aumento dei pedaggi fa rabbrividire più che mai chi ogni giorno (e notte) vive sulla propria pelle il caos, il rumore dei mezzi che corrono avanti e indietro. Come racconta Gianni Ghio, capelli bianchi, poca speranza ormai che "questa storia tutta italiana" possa avere una soluzione nel breve periodo. E' proprietario di campi da tennis in una zona fino a sei anni fa tranquilla, in mezzo al verde, fino a quel gennaio dei 2020 quando in quattro e quattr'otto Autostrade ha rimosso tutte le barriere considerate non sicure. E qui si è piombati nel caos. Siamo in zona Fossa Lupara, e i monconi verdi delle strutture delle vecchie barriere troneggiano poco sopra la strada: "I nostri clienti vorrebbero silenzio. Inoltre io, quando talvolta dormo qui, sento un rumore infernale, complice un posteggio per i tir in Autostrada. Sentisse che caos i motori dei mezzi frigo".
"Ogni sei mesi una pec ad Autostrade: non ci sono date per la rimessa in opera delle barriere"
Gli fa eco Ico Dall'Orso, che possiede un albergo nella stessa zona: "I nostri clienti si lamentano. E io ogni sei mesi invio una pec (posta elettronica certificata) ad Autostrade. Sa quanto ci ho messo a recuperare l'indirizzo giusto? Otto mesi, era una selva. Ma Autostrade mi risponde sempre che stanno lavorando ma che non sanno dare una data di ricostruzione delle barriere".