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Attualità

In questa edizione presenti 70 attività distribuite tra i Giardini Luzzati, il Museo di Sant’Agostino, la piscina del Porto Antico, l’Osservatorio Astronomico del Righi e il centro meteo Arpal
1 minuto e 45 secondi di lettura
di c.o.

Oltre 200 ricercatori e ricercatrici hanno animato la quinta edizione 'genovese' della Sharper Night, la Notte europea dei ricercatori, con più di 70 attività distribuite in cinque sedi simbolo della città: i Giardini Luzzati, il Museo di Sant’Agostino, la piscina del Porto Antico, l’Osservatorio Astronomico del Righi e il centro meteo Arpal.

Dodici ore intense di scienza e divulgazione che hanno coinvolto un migliaio di bambini, giovani e famiglie in esperienze interattive e didattiche. Dai rompicapo da risolvere assieme ai dottorandi dell’Università di Genova, all’incredibile pesce robotico che nuota come un vero pesce, fino alla scoperta dei fenomeni atmosferici con i ricercatori di Arpal: queste sono solo alcune delle tante attività con cui il pubblico ha potuto avvicinarsi al mondo della ricerca.

Primocanale con una lunga maratona ha raccontato la manifestazione, in una trasmissione che ha permesso al pubblico - collegato in tv, ma anche su Youtube, Facebook e Instagram - di seguire in diretta esperimenti, laboratori, presentazioni.

La notte dei ricercatori a Genova: tutte le immagini della diretta Primocanale - Guarda qui la prima parte

Quel pesce è un robot!

Nel corso della diretta di Primocanale, è stato presentato un progetto innovativo che guarda al futuro della robotica marina: un pesce robotico in grado di muoversi nell’acqua imitando la natura. A differenza dei tradizionali veicoli telecomandati, ormai consolidati da decenni, il pesce robotico si muove in modo autonomo e silenzioso, ideale per esplorare gli ecosistemi marini senza disturbare gli habitat fragili. "Ispirarsi alla natura è la via migliore - spiega Marco Bibuli, ricercatore in ambito robotica marina del CNR - la natura ha affinato nel tempo soluzioni estremamente efficienti, e un pesce robotico è un esempio di come si possa reinventare la ricerca con modelli naturali".

 

 
 
 
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"Quello che oggi è un prototipo", prosegue Bibuli, "domani potrà integrarsi con sensori e altre tecnologie per osservare, studiare e soprattutto difendere i mari e gli oceani, diventando uno strumento fondamentale per la tutela ambientale".

La notte dei ricercatori a Genova: tutte le immagini della diretta Primocanale - Guarda qui la seconda parte

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