Il 26 settembre è la giornata mondiale degli amanti dei cani: il "pet lovers day" in onore del migliore amico dell'uomo si festeggia in tutto il mondo. "Il cane nella vita dell'uomo è una figura che ha raggiunto livelli di consapevolezza importanti: non è solo compagnia ma è membro della famiglia e per molti versi uno dei più vicini. Il loro atteggiamento incondizionato nei nostri confronti va al di là anche di molti rapporti umani", commenta a Primocanale Fabio Gambacorta, educatore cinofilo.
Non vanno umanizzati
Continua l'educatore: "Essendo membri della famiglia tendiamo a umanizzarli pretendere da loro comprensioni che non hanno la capacità di avere ma se abbiamo la forza di andare oltre e capire che ci rapportiamo con una creatura che ha un suo linguaggio e un suo range di emozioni vissuta in maniera diversa dalle nostre, possiamo instaurare un rapporto molto produttivo. Questo perché il cane ha bisogno di essere guidato da noi, non solo amato. Non sono come noi i cani, sono differenti e noi dobbiamo essere bravi a capire come comunicare con loro nella loro lingua".
Cani pericolosi?
"Si tende a pensare che il cane sia una balia o che debba essere perfetto in tutte le situazioni familiari. Ma nel corso di un inserimento di un nuovo bambino, se un cane è già presente in famiglia, bisogna stare attenti alla gestione dell'inserimento a capire che non possiamo spiegare al cane cosa sta accadendo ma dobbiamo avere il loro linguaggio. Il cane va gestito: dietro a ogni singolo accaduto c'è sempre una mala gestione. Statisticamente nel 99 per cento dei casi è così: l'umano ha sottovalutato dei segnali, evitato di spiegare meglio al cane come ci si comporta in determinate situazioni sociali", conclude Gambacorta.
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