A trent'anni dalla propria istituzione Arpal, Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente ligure, si è regalata due giornate di incontri per celebrare tre decenni di attività tecnico-scientifica al servizio delle istituzioni e della comunità, dedicati alla tutela dell’ambiente e della salute, al ruolo dei dati scientifici nelle politiche ambientali e alla costruzione di strategie condivise per il futuro. “Vogliamo far parlare tutti gli stakeholder, enti, istituzioni per affrontare temi che secondo noi sono strategici - afferma il direttore generale di Arpal Elisabetta Trovatore -. Qual è l'orizzonte di questa scienza? Che sia sempre più fruibile e più utile al cittadino. Abbiamo grandi potenzialità e grandi strumenti ma dobbiamo anche fare in modo che poi il risultato finale sia estremamente pratico, che è quello che la la gente chiede”.
Dalle tecnologie digitali all'intelligenza artificiale
Tra i tanti temi trattati le potenzialità delle tecnologie digitali per la gestione e la valorizzazione dei dati ambientali, la prevenzione dei rischi e l’uso dell’intelligenza artificiale per analisi predittive e decisionali: “Può dare un aiuto notevole – continua Trovatore -. Il problema della previsione meteo è che il sistema atmosfera è complesso, non lineare, caotico. Ci sono tanti dati dello stato iniziale dell'atmosfera che non conosciamo. È chiaro che il previsore nella sua testa sulla base dell'esperienza e delle competenze fa una sintesi per elaborare la previsione con l'uso poi anche dei modelli numerici. L'intelligenza artificiale può aiutare a scremare tutte le informazioni di base, tirar fuori l'essenziale e dare quindi un input migliore al previsione”.
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