A sette anni dalla tragedia di Ponte Morandi che il 14 agosto del 2018 è crollato causando la morte di 43 persone la sindaca di Genova Silvia Salis per la prima volta partecipa con un ruolo istituzionale alla giornata della commemorazione.
"Come istituzione vi chiedo scusa per il tempo che state aspettando per avere risposta alle vostre domande e perché questo tempo sta acuendo il vostro dolore" ha detto la sindaca. La prima cittadina, rivolgendosi al pubblico e ai familiari delle vittime ha aggiunto: "Chiedo a tutte le persone che verranno qui, che visiteranno il memoriale, di non perdere mai l'allenamento a farsi delle domande e a pretendere risposte dalle istituzioni, a pretendere cura dalle istituzioni, a pretendere l'idea che quello che facciamo oggi avrà degli effetti tra 10, 20 o 30 anni e di quegli effetti saremo responsabili e comunque ne dovremo dare conto di fronte al Paese e a noi stessi".
La sindaca di Genova, che in apertura del suo discorso ha ringraziato il presidente della Regione Liguria Marco Bucci "per quello che ha fatto quel giorno e nella fase successiva", ha aggiunto, parlando ancora ai familiari delle vittime: "La memoria non è un peso che dovete portare da soli, la memoria è una responsabilità collettiva, come sindaca di questa città io e la mia giunta ci impegniamo a portare avanti questa memoria, ma una memoria che produca un effetto positivo, un ragionamento, un pensiero, che produca il dubbio e la volontà di porci delle domande, domande che per le istituzioni non sono sempre comode ma alle quali abbiamo il dovere di rispondere con la massima onestà e responsabilità. Vi ringrazio per essere qui e tenere viva la memoria perché ricordare significa continuare a costruire insieme".