Vai all'articolo sul sito completo

Attualità

Il genovese pioniere della ristorazione italiana nella Grande Mela
2 minuti e 36 secondi di lettura
di Tiziana Oberti

"New York non è solo una città, è un sogno che si può conquistare solo con passione, coraggio e tanta fatica". Così il genovese Paolo Secondo, pioniere della ristorazione italiana a New York, ha sintetizzato a Primocanale, durante la rubrica dedicata ai liguri all'estero 'Finestra sul mondo' in onda dal martedì al venerdì alle 13, la sua straordinaria avventura raccolta suo libro 'Il re di Soho. Avventure di un pioniere della ristorazione italiana a New York tra attori, modelle e fiumi di dollari'. Il suo non è stato un semplice ristorante italo-americano, ma il primo locale aperto da italiani all’estero con un investimento diretto dall’Italia, un modello pionieristico che ha aperto la strada a molti altri.

Ristorante amato da Andy Warhol, Robert De Niro e Madonna

Secondo ha trasformato un'osteria genovese nel primo vero ristorante italiano a New York conquistando artisti e celebrità del calibro di Andy Warhol, Robert De Niro e Madonna. Tutto è iniziato negli anni Ottanta, quando rilevò un’antica osteria a Genova, 'I Tre Merli', un locale con una forte tradizione di vini imbottigliati, che divenne presto un punto di riferimento per la città. Ma la sua ambizione andava oltre: "Mi è venuta l’idea di trasferire questa attività a New York, sempre con l’idea di vendere i nostri vini così nacque la sfida di aprire un ristorante nel cuore di Soho, quartiere allora in fermento artistico e culturale, dove le osterie italiane non esistevano e il locale si trasformò in un ristorante vero e proprio". E così iniziò la sua avventura americana in un’epoca in cui aprire un’attività all’estero era un’impresa quasi impossibile.

"Le difficoltà non mancarono: dalla burocrazia italiana e americana agli ostacoli nel reperire ingredienti autentici come il basilico con le foglie piccole per il pesto, fino alla gestione del personale e alla sicurezza del locale in un’epoca complessa. Secondo racconta con ironia e realismo: "Chi me l’ha fatto fare? Ci sono state anche un sacco di soddisfazioni, come ospitare gente famosa in un ambiente divertente".

Ha conquistato artisti e celebrità del calibro di Andy Warhol, Robert De Niro e Madonna

Manuale di istruzioni per chi vuole intraprendere la ristorazione, soprattutto all’estero

Nel libro Secondo non si limita a narrare aneddoti e incontri con star, ma offre un vero e proprio manuale di istruzioni per chi vuole intraprendere la ristorazione, soprattutto all’estero. Racconta le peripezie burocratiche, le difficoltà di mantenere viva una cucina ligure autentica in un contesto americano, e le sfide di un lavoro che richiede dedizione totale: "Gli orari non sono mai abbastanza, si lavora soprattutto nel weekend, è un lavoro impegnativo con problemi infiniti".

Il re di Soho è quindi un viaggio tra sogni, passioni e realtà, che racconta anche i momenti difficili come l’11 settembre e la pandemia da Covid-19, eventi che hanno cambiato profondamente New York e il mondo della ristorazione. "Dopo l’11 settembre la città ha perso un po’ della sua arroganza, e con il Covid la ristorazione italiana ha sofferto molto".

Iscriviti ai canali di Primocanale su WhatsAppFacebook e Telegram. Resta aggiornato sulle notizie da Genova e dalla Liguria anche sul profilo Instagram e sulla pagina Facebook

ARTICOLI CORRELATI

Sabato 14 Giugno 2025

Aurora Ricotti-Ottmann: "Da Londra spopolo sui social ma sogno una scuola internazionale a Imperia"

Mini lezioni di inglese ironiche nate con la pandemia. Un istituto internazionale nella città d'origine il prossimo progetto
Mercoledì 11 Giugno 2025

Il successo del genovese Jordan Rocca tra hospitality e sport: "Così ho conquistato Ibiza"

Da giovanissimo un'esperienza da cameraman a Primocanale dove sono nate le prime amicizie con i calciatori