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Attualità

2 minuti e 25 secondi di lettura
di Matteo Angeli

Imprenditore genovese di quinta generazione nel settore dolciario e della somministrazione, Alessandro Cavo, già presidente di Confcommercio Genova, da qualche giorno è anche il presidente della Liguria. Cavo è subentrato all’imprenditore imperiese Enrico Lupi, che ha guidato l’associazione fino a oggi e che è diventato vicepresidente.

"Confcommercio Liguria rappresenta migliaia di imprese attive nei settori del commercio, turismo, servizi, trasporti, logistica e libere professioni a livello regionale - spiega Cavo a Primocanale -. Questi comparti costituiscono una parte fondamentale dell'economia ligure, contribuendo in maniera significativa al Pil regionale stimato intorno al 40% e offrendo occupazione a circa 200mila lavoratori, rendendoli un pilastro insostituibile per la stabilità economica e sociale della Liguria. L’obiettivo della crescita è sicuramente la stella polare e una regione non può crescere se non ha infrastrutture e collegamenti degni del secolo in cui inviamo e la Liguria non li ha. È un po’ come lavorare con un braccio legato dietro la schiena e purtroppo noi stiamo continuando a ragionare su infrastrutture che avevamo già nel '900, l’unica vera grande aggiunta è il Terzo Valico dei Giovi che speriamo possa arrivare presto, ma che come ricorda sempre Maurizio Rossi manca della parte a nord, quindi manca del quadruplicamento per far sì che non ci sia un collo di bottiglia e quindi non stare in coda con i treni pendolari. Anche il nodo ferroviario molto importante, perché sarà una metropolitana di superficie che servirà tutta la città. Il Terzo Valico sicuramente ci aiuterà potrà aiutarci ad avere nuovi genovesi come accaduto per Torino, perlomeno io credo che potrà farci tornare un po’ di genovesi a vivere qua perché pendolarismo diventerà qualcosa di più sostenibile però non basta".

Costi dell'energia e lotta alla burocrazia

"Anni fa abbiamo respinto il nucleare e questo è uno dei tanti motivi per cui noi oggi in Italia abbiamo il costo dell'energia elettrica più alta rispetto al resto d'Europa e quindi le nostre imprese perdono la concorrenza con quelle estere. L’Italia poi è un paese anche estremamente burocratizzato, quindi nel programma di governo di Confcommercio Liguria c’è anche quello di agire il più possibile affinché ci sia una deregulation compatibile naturalmente con le normative nazionali. La verità è che un imprenditore deve occuparsi moltissimo di scrivere su un modulo o di fornire dalla documentazione che spesso lo Stato ha già, purtroppo la mano destra non sa spesso quello che fa la sinistra. Con tutti questi problemi un imprenditore non trova il tempo per studiare come aggredire il mercato e strategie mentre di fatto dovrebbe fare solo quello: la gente è demotivata".

L'apertura di locali e ristoranti

"Il mercato oggi richiede che vi siano tanti bar e ristoranti e questo è un bene significa che c'è indotto e turismo - conclude Cavo - ma il commercio non può essere solo questo. I giovani devono trovare nuove nicchie di mercato, la Camera di Commercio ha un ufficio dedicato a studiare progetti. La Liguria ha grandi prospettive, noi ci crediamo".