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di Aurora Bottino

Potrebbe creare disagi importanti la giornata di sciopero indetta sia dal personale della manutenzione di Rete Ferroviaria Italiana, sia dal settore postale. Possibile chiusure degli sportelli in giro per la Liguria nel giorno del pagamento delle pensioni, mentre eventuali guasti sulle linee ferroviarie che attraversano la Regione sena il personale specializzato potrebbero creare lunghi disagi.

Sciopero del personale della manutenzione di Rfi: motivazioni e orari 

La decisione di incrociare le braccia nasce da un insieme di problematiche profonde che, secondo il comparto, mettono a rischio non solo l’incolumità degli addetti ma anche la tenuta dell’intero sistema ferroviario.

Sebbene lo sciopero non coinvolga direttamente macchinisti e personale viaggiante, non si può escludere che si registrino problemi sulla regolarità del traffico ferroviario. Se dovessero emergere criticità tecniche, guasti o necessità di interventi urgenti che non riguardano la sicurezza della circolazione, la mancanza del personale specializzato potrebbe comportare rallentamenti o sospensioni di alcune corse, soprattutto nelle tratte meno frequentate o nei nodi soggetti a lavori.

Le fasce orarie protette non sono garantite in questo caso, poiché lo stop riguarda un settore non direttamente legato alla conduzione dei treni. Lo sciopero riguarda il personale impiegato in impianti fissi, uffici e strutture operative di RFI, su tutto il territorio nazionale. Per chi lavora su turni avvicendati o è in reperibilità, sono previste modalità specifiche: si applicherà il blocco dell'intera prestazione riferita al giorno 3 giugno, compresi eventuali turni notturni se legati alla giornata in oggetto.

Sciopero del settore postale in Liguria nel giorno della pensione 

Le categorie di CGIL e UIL del settore postale hanno proclamato lo sciopero per oggi, martedì 3 giugno 2025, per rivendicare diritti e salario per le lavoratrici e i lavoratori e per denunciare l’atteggiamento aziendale che, azzerando il confronto e negando il pluralismo, mette in discussione la democrazia stessa nella più grande azienda privata del Paese. Oggi, in occasione della protesta, una delegazione della Liguria sarà presente a Milano per il presidio organizzato in rappresentanza del Nord Italia.

Lo sciopero interesserà tutte le prestazioni ordinarie per l’intero turno di lavoro. Per le prestazioni straordinarie, supplementari ed aggiuntive, invece, la protesta andrà avanti fino al 2 luglio 2025. Tuttavia, durante la mobilitazione, saranno garantiti i servizi minimi. Una mobilitazione che potrebbe impattare sul pagamento delle pensioni, in programma per oggi, ma anche nella consegna e spedizione di posta e pacchi. Tra l’latro, non si esclude che possano essere interessati anche i servizi di pagamento tramite bollettini postali.

I Segretari generali di Cgil e Uil, Maurizio Landini e Pierpaolo Bombardieri, si dicono al fianco delle lavoratrici e dei lavatori di Poste Italiane scesi in piazza e condividono le rivendicazioni che hanno portato alla mobilitazione: "Desta grande preoccupazione che Poste Italiane, azienda a controllo pubblico e che ambisce a svolgere un ruolo centrale nello sviluppo economico e sociale del Paese, silenzi il dissenso e cerchi la scorciatoia degli accordi separati per massimizzare i profitti e non dare risposte alle giuste istanze dei lavoratori. Non vorremmo che questa fosse una strategia per preparare l’ulteriore privatizzazione di Poste annunciata dal Governo e da noi sempre contrastata". 

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