Un ligure su quattro è fumatore di sigarette tradizionali ed è in aumento il 'policonsumo' provocato dalla diffusione delle sigarette elettroniche in particolare tra i giovani. Lo rileva in occasione della Giornata mondiale senza tabacco il sistema 'Passi' dell'Istituto superiore di sanità (Iss) secondo cui il 24.2% dei liguri nel biennio 2023-2024 ha fumato 100 o più sigarette nel corso della vita e continua a fumare. La Liguria è a metà classifica nell'elenco delle Regioni italiane più dipendenti dal fumo guidata dal Molise al 31.4% della popolazione, Campania al 28.4%, Umbria al 28.2% e Valle d'Aosta al 27.2%, tra le meno dipendenti il Veneto al 19.7%, la Toscana al 20.5%, le Province di Trento e Bolzano rispettivamente al 20.5% e al 20.6%. Gli ex fumatori in Liguria, che hanno smesso di fumare da almeno sei mesi, sono il 15.9% della popolazione.
Policonsumo in aumento tra i giovani: il 40% degli studenti usa sigarette elettroniche
"I nuovi prodotti che in questi anni hanno affiancato le sigarette tradizionali stanno facendo aumentare i consumatori tra i più giovani, con quasi il 40% degli studenti delle superiori che ne fa uso, e hanno di fatto annullato il trend in discesa che si vedeva nei fumatori adulti": lo rilevano i dati diffusi dall'Iss in vista del 'No Tobacco Day' che si celebra domani. Il cosiddetto 'policonsumo', sottolineano gli esperti dell'Iss, riguarda infatti la grande maggioranza dei 14-17enni che fumano e una quota sempre maggiore di adulti, con rischi crescenti per la salute.
"L'uso composito dei prodotti da fumo rappresenta una sfida complessa per la salute pubblica, - evidenzia il presidente dell'Iss Rocco Bellantone - perché non si può escludere che l'uso composito di sigarette tradizionali e dispositivi elettronici, con o senza nicotina, si traduca in aumento del rischio per la salute".
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