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Attualità

Rischiano di essere sacrificati, ma i veterinari di Alisa stanno cercando una scappatoia per non macellarli
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GENOVA - Cinquecento maiali, sino a prova contraria in ottima salute, allevati nelle fattorie a gestione familiare in provincia di Genova e di Savona rischiano di essere sacrificati e macellati anzitempo per tutelare la salute dei suini dei grandi allevamenti italiani dal rischio peste africana. I proprietari dei suini, nel caso di abbattimento, sarebbero ovviamente risarciti del danno subito.

L'ipotesi dell'uccisione dei maiali è trapelata dopo la prima riunione della task force della regione Liguria organizzata per contrastare la pandemia dei suini: si tratta perlopiù di allevamenti di maiali di uno al massimo tre o quattro capi che le famiglie allevano vicino a casa per macellarli in occasione delle festività più importanti. Una tradizione che regge soprattutto fra chi arriva dal sud dell'Italia. Solo un paio di allevamenti, nel comune di Campo Ligure, sono più strutturati con alcune decine di suini per recinto.

Ma i maiali genovesi e savonesi non sono ancora spacciati perché dopo la decisione presa dalla regione in risposta alle istanze dettate dalle rigide normative comunitarie i sanitari di Alisa, l'agenzia regionale della sanità, consapevoli delle difficoltà che avrebbero avuto a eseguire l'ordine stanno cercando una scappatoia.

Una potrebbe essere quella di intimare agli allevatori più piccoli, i proprietari di uno o tre maiali, di anticipare quanto prima la macellazione, stipando poi la carne nel freezer.

Più complicato sarà convincere gli allevatori veri che di maiali ne hanno qualche decina, come quelli nelle fattorie della Valle Stura: per loro la salvezza potrebbe arrivare dall'adozione di più rigide misure di protezione degli allevamenti, con doppie reti di protezione e altre tecniche di isolamento degli animali.

I veterinari di Alisa fanno sapere che tenteranno in tutti i modi di salvare i maiali genovesi e savonesi dalla macellazione anticipata, ma l'epilogo di questa storia, che un po' fa sorridere perché sembra la trama di un cartoon della Disney, è ancora tutta da scrivere e di certo non avrà un bel finale per i suini della Liguria.