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Attualità

Il sindaco Bucci: "Nel giro di due o tre anni tutto il sistema del trasporto pubblico genovese sarà gratuito"
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GENOVA - “La metropolitana di Genova sarà gratuita entro la fine del 2023”: lo ha annunciato Marco Bucci partecipando a un evento organizzato dal gruppo Ge alla presenza del consulente del Governo Meloni per l’energia, e già ministro alla Transizione energetica del Governo Draghi, Roberto Cingolani.

“Nel giro di due o tre anni tutto il sistema del trasporto pubblico genovese sarà gratuito - ha detto Bucci - ma abbiamo intenzione di estendere l’attuale gratuità della metropolitana, al momento limitata ad alcune ore al giorno, entro il prossimo anno, non abbiamo ancora stabilito la data esatta, diciamo entro il 2023”.

Bucci ha spiegato quali saranno i passaggi successivi: “Quando saranno operativi i nuovi assi di forza estenderemo la gratuità a quelli, mentre resteranno per un certo periodo a pagamento i restanti tratti di collegamento con le vallate”.

Il primo cittadino ha svelato come sarà sostenuto finanziariamente il trasporto pubblico locale: in una prima fase si era pensata una tassa di scopo ma oggi il piano è differente. “Introdurremo, sulle date e il perimetro esatto stiamo ancora lavorando, una congestion charge per le auto che emettono Co2 nell’ambiente: chi ha un’auto elettrica o ibrida potrà entrare gratuitamente, chi inquina paga e con quel gettito finanzieremo il trasporto pubblico. Pagare per entrare nel centro delle città con un’auto inquinante è la strada scelta da tutte le grandi città d’Europa, non c’è ragione perché non lo si possa fare a Genova”.

Bucci ha parlato anche degli ampliamenti infrastrutturali alla rete metropolitana: “Dal 2024 avremo una metropolitana da Voltri a Nervi, potendo utilizzare anche la sede ferroviaria liberata dai lavori al nodo di Genova, dal 2025 si potrà fare altrettanto in Val Polcevera; parliamo di treni che avranno frequenze di 15 minuti, un grande passo in avanti per la mobilità urbana. Poi ci sarà lo Skymetro fino a Prato, in Val Bisagno. I genovesi dovranno entrare nella mentalità delle rotture di carico, cioè delle coincidenze che devono entrare nella nostra quotidianità: si prenderà un mezzo che viaggia sui quattro assi e poi un altro mezzo verso le vallate. E’ un meccanismo che andrà appreso ed entrerà nella quotidianità di tutti i genovesi”.