Vai all'articolo sul sito completo

GENOVA - Secondo i dati forniti da Ireti, gestore unico del servizio idrico integrato, il totale dei metri cubi di acqua al 23 agosto 2023, nel complesso degli invasi del territorio metropolitano, ammonta a 23 milioni e 430 mila, a fronte del dato registrato nel 2022 per lo stesso periodo di 20 milioni, ovvero un vantaggio di circa 3 milioni e mezzo di metri cubi di acqua in più.

Analizzando i singoli invasi nella rilevazione di oggi, per quanto riguarda il Val Noci si registrano 961 mila metri cubi (nel 2022 erano 467 mila metri cubi), nel Brugneto sono presenti 14.613.000 metri cubi (nel 2022 erano 12.656.000 metri cubi), nell'Invaso Lungo sono stati misurati 3.213.000 metri cubi (nel 2022 erano 3.158.000 metri cubi), nel Lavezze 1.163.000 metri cubi (nel 2022 1.049.000 metri cubi) e infine nel Busalletta 3.480.000 metri cubi (mentre nel 2022 erano 2.672.000 metri cubi).

Per il consigliere metropolitano Fabrizio Podestà, delegato al Servizio Idrico integrato "la situazione degli invasi è costantemente monitorata, al momento sul territorio della Città Metropolitana di Genova non risulta alcuna criticità e gli uffici dell'Ente rimangono in contatto giornaliero con Ireti."

Il tuo browser è obsoleto.

GENOVA - Lavori di bassa qualità e scarsamente pagati, un fenomeno sempre più diffuso a livello nazionale che colpisce anche la Liguria. E così nei primi 3 mesi di questo 2023 sono state quasi 11,5 mila le dimissioni volontarie dal lavoro nella regione, dato che rappresenta oltre il 30% del totale. I dati Inps fotografano la situazione. Delle 36 mila cessazioni dei rapporti di lavoro registrato quasi 7 mila riguardano contratti a tempo indeterminato. Una situazione di malcontento che colpisce soprattutto i giovani entro i 30 anni un po' in tutti i settori: commercio, ristorazione, scuola, sanità e professionalità scientifiche, tecniche e di amministrazione.

Numeri che lasciano il segno. Dall'altra parte però aumentano i contratti. Secondo le previsioni dopo un luglio col segno più anche agosto chiuderà con un aumento dell'occupazione in Liguria: secondo i dati di Unioncamere sono previste 8.150 assunzioni in tutta la regione, quasi 500 in più rispetto all'agosto del 2022.

Ma l'allarme per le dimissioni volontarie c'è. La quota delle dimissioni da occupazioni a tempo indeterminato rappresentano la maggioranza. Sono state, infatti, 6.618, il 57,9% del totale. Sono state 4.643 le cessazioni per dimissioni nel settore "commercio, ospitalità e ristorazione" a fronte delle 1.816 nelle attività professionali scientifiche, tecniche e di amministrazione, delle 1.344 nelle costruzioni, delle 1.022 di scuola, sanità e amministrazioni pubbliche. Più contenuti i dati dei residui settori. A lasciare il lavoro sono i giovani fino a 29 anni in tutti i settori: 3.239 in un trimestre, il 28,2% del totale. Quelli che hanno lasciato il lavoro a tempo indeterminato sono 969. Si sono dimessi 802 giovani con contratti a termine, 967 in apprendistato, ai quali si aggiungono 56 stagionali, 190 somministrati, 245 con contratto intermittente. 

"I giovani rinunciano al lavoro perché non si sentono attratti da lavori di bassa qualità e scarsamente pagati - denuncia il segretario generale della Cisl Liguria Luca Maestripieri -. E così questo lavoro non è più considerato un mezzo per realizzare il proprio futuro, i propri sogni e le proprie aspettative".

A dar le dimissioni sono stati 6.852 uomini (che rappresentano il 57% della forza lavoro e il 60% delle dimissioni volontarie del primo trimestre 2023) e 4.567 (che rappresentano il 43% della forza lavoro e il 40% delle dimissioni). L'incidenza delle dimissioni volontarie ha, però, percentuali differenti a seconda delle fasce di età, Le donne si dimettono più spesso tra i 30 e i 50 anni, in corrispondenza della necessità di seguire i figli o gli anziani di famiglia, incombenza che spesso ricade per la maggior parte proprio sulle loro spalle Se le dimissioni delle donne sono il 39,3% del totale fino ai 29 anni e il 37,8 oltre i 51 anni, tra i 30 e i 50 anni la percentuale sale al 42%. "Per le donne più che per gli uomini, purtroppo, resta ancora difficile conciliare i tempi del lavoro con quelli della famiglia" sottolinea il segretario generale della Cisl Liguria.

GENOVA - Il Comune di Genova e la Città Metropolitana di Lima, capitale del Perù, hanno sottoscritto un patto di collaborazione volto a favorire buone relazioni, promuovere un legame di amicizia e condividere esperienze in campo culturale, economico, turistico e ambientale.

L'intesa, stipulata dal sindaco Marco Bucci e dal collega peruviano Rafael Bernardo Lopez Aliaga, poggia su un retroterra culturale comune alle due realtà territoriali, lontane geograficamente ma legate indissolubilmente dal fenomeno dell'emigrazione. Infatti, se i primi scambi economici e culturali tra Genova e Lima risalgono al XVI secolo, quando alcuni liguri si stabilirono oltreoceano per dedicarsi al commercio e alla navigazione, i rapporti tra le due città si intensificano tra la fine del XIX secolo e gli anni '40 del Novecento quando moltissimi genovesi e liguri emigrano in Perù e in tutta l'America Latina per migliorare le proprie condizioni di vita: uomini e donne che nel territorio peruviano, e a Lima in particolare, riescono a integrarsi perfettamente nel tessuto sociale locale, contribuendo allo sviluppo economico del Paese sudamericano nei settori del commercio e dell'agroindustria. Quindi, a partire dalla fine degli anni '90, è la comunità peruviana a compiere il percorso inverso, trovando a Genova una realtà affine dove realizzare le proprie aspirazioni di vita.

"Abbiamo firmato un protocollo molto importante per il futuro della nostra città. Lima e Genova sono accomunate da un legame che risale fin dai tempi del XVI secolo e vogliamo che questa collaborazione continui per molti altri anni - dichiara il sindaco di Genova Marco Bucci - A Genova risiedono circa 12.000 cittadini peruviani. Si tratta di una comunità che più di altre ha saputo distinguersi per l’integrazione e l’inserimento all’interno della realtà genovese. Costituiscono un gruppo attivo dal punto di vista culturale, fortemente legato al territorio attraverso la partecipazione alla vita della città. La Comunità peruviana con la sua cultura e progettualità rappresenta una grande risorsa per Genova".

Il patto di collaborazione tra Genova e Lima si basa su questo patrimonio comune di storia e valori che costituiranno il background alla base dei progetti che le due città lanceranno congiuntamente in futuro. Dalla cultura al turismo, dai trasporti allo sviluppo sostenibile, dallo sport all'economia, passando per lo scambio tra Università, Genova e Lima condividono molti campi di interesse che offriranno a entrambe le città numerose occasioni di arricchimento economico, culturale e umano.

Tra gli altri settori oggetto di questi nuovi processi di collaborazione ci saranno anche trasporti, servizi sociali, lotta alla fame e salute. Infine, saranno promosse e coordinate visite tecniche internazionali allo scopo di scambiare informazioni e buone pratiche amministrazione, per il raggiungimento degli obiettivi comuni a beneficio delle rispettive comunità.

GENOVA - Con la prima uscita genovese in campionato per la Sampdoria di Andrea Pirlo, che affronterà il Pisa alle 20:30 di venerdì 25 agosto, Amt ha deciso di rafforzare i collegamenti tra lo stadio e il resto della città.

Sarà attivo il servizio delle linee BM (Molassana - Stadio) con arrivo a piazzale Marassi, CM (Caricamento - Stadio) e KM (piazzale Kennedy - Stadio) con arrivo a via Bonifacio, SM (piazza Acquaverde - Stadio) con arrivo in via Monticelli.

Al termine dell’incontro saranno in funzione le stesse linee speciali in partenza da via Monticelli, via Bonifacio e piazzale Marassi. Ricordiamo le altre principali linee transitanti in zona Stadio: 13 (Prato - Caricamento), 14 (Prato - Brignole), 37 (via dei Platani - via Dante/De Ferrari), 47 (via Pinetti - Brignole - via Pinetti), 48 (Molassana - PS San Martino), 82 (Quezzi - Brignole), 480 (stazione Brignole - Sant’Eusebio) e 482 (stazione Brignole - Sant’Eusebio) e le linee serali 603 (Quezzi - Brignole), 680 (Sant’Eusebio - Brignole) e 683 (via Robino - Brignole).

GENOVA - "In autunno l'eccellenza enogastronomica ligure sarà protagonista di una campagna di promozione turistica nei principali scali d'Europa. Non solo a Rimini quindi, nel nostro bellissimo Paese, dove abbiamo portato alcuni piatti inconfondibili della tradizione come farinata e pesto, ma anche nel mondo. Il record di presenze straniere nella nostra regione conferma che stiamo andando nella giusta direzione e che intendiamo farlo 365 giorni l'anno. Sarà proprio il pesto a farsi portavoce di un turismo fatto di esperienze, dai sapori della tradizione alla valorizzazione della nostra economia nella campagna di promozione del territorio pronta a partire in autunno". A dirlo è il governatore di Regione Liguria Giovanni Toti in visita ieri e questa mattina allo stand di Regione Liguria al Meeting di Rimini.

Dopo le trofie al pesto e la granita al basilico e limone protagoniste dell’edizione 2022, quest’anno a rappresentare le eccellenze culinarie allo stand di Regione Liguria sono ancora le trofie al pesto, pronte a fare il bis dopo il grande successo della scorsa stagione e la farinata, altro prodotto simbolo dello street food genovese a base di farina di ceci, acqua, sale e olio di oliva.

"Il Meeting di Rimini rappresenta una vetrina importante per la promozione del nostro territorio - spiega il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, oggi in visita allo stand -, che ci permette di mettere in mostra le nostre bellezze ed eccellenze. Anche in questa edizione stiamo portando a Rimini i nostri sapori più tradizionali, le trofie al pesto alla farinata. Senza dimenticare che il basilico rappresenta anche un indotto importante per il nostro territorio. Non a caso e grazie anche alla nostra enogastronomia quest’anno la Liguria ha fatto registrare il pienone di turisti, con un ritorno soprattutto degli americani che stanno tornando ad apprezzare le nostre eccellenze".