Il Partito Democratico di Genova stigmatizza la contestazione di un gruppo di abitanti del quartiere di Oregina che ieri sera ha manifestato contro il sindaco Vincenzi e i rappresentanti del partito riuniti nella sede di via della Cella, a Genova, vicino al quartiere dove dovrebbe essere costruita la moschea in via Bartolomoeo Bianco al Lagaccio. Il Pd parla di "brutale intimidazione": "Sapremo reagire con la dovuta fermezza al fine di garantire la difesa della libertà dell'espressione politica nel nostro paese e nella nostra città", si legge in una nota. Mario Tullo, deputato del Pd aveva definito l'episodio "increscioso e ingiustificabile" parlando di "attacco di stampo squadrista". Alla riunione era presente anche il segretario genovese Victor Rasetto. I manifestanti si difendono spiegando che è stato loro impedito di partecipare all'assemblea e che sono stati apostrofati come "rumente" o "fascisti" da parte di alcuni esponenti del Pd. Uno di loro -secondo il racconto dei manifestanti- avrebbe anche mostrato le natiche in segno di disprezzo. Per sedare gli animi è dovuta intervenire la digos. Intervistata da Primocanale, Marta Vincenzi ha spiegato: "L'assemblea non era aperta alla cittadinanza, era una riunione degli iscritti del Pd; i manifestanti hanno iniziato a insultarci verbalmente e a spingere. E quando siamo entrati - ha concluso il sindaco - hanno iniziato a picchiare i pugni sui vetri".
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Moschea, Tullo: "Attacco squadrista contro il sindaco"
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