Si avvia alla conclusione il processo per la cosiddetta "mensopoli" genovese. Quattro degli imputati hanno formalizzato la richiesta di patteggiamento: l'imprenditore delle carni Roberto Alessio ha chiesto un anno e otto mesi; stessa richiesta per l'ex consigliere comunale dei Ds Claudio Fedrazzoni; Massimo Casagrande, anch'egli ex consigliere comunale di Genova, e Stefano Francesca, all'epoca dei fatti portavoce del sindaco Vincenzi, hanno chiesto un anno e sei mesi. Adesso la decisione spetterà al gup Marina Orsini, dinnanzi alla quale è in corso l'udienza preliminare. Venerdì, un altro imputato, l'ex dirigente della Regione Liguria e presidente dell'ospedale Bambin Gesù di Roma Giuseppe Profiti, aveva chiesto di essere processato con rito abbreviato. Lo scorso luglio, il pm Francesco Pinto aveva depositato le richieste di rinvio a giudizio. Dall'inchiesta era stata archiviata la posizione dell'ex assessore comunale ed ex segretario dell'Arci Massimiliano Morettini. Il pm aveva chiesto il rinvio a giudizio anche per la società Alessio carni, come persona giuridica, per responsabilità amministrativa per omesso controllo da parte degli organismi di vigilanza sul comportamento del suo titolare. Le accuse, a vario titolo, sono di associazione a delinquere finalizzata alla corruzione e turbativa d'asta.
Politica
Mensopoli, le richieste di patteggiamento di quattro imputati
58 secondi di lettura
Sponsorizzata
Mercoledì 23 Aprile 2025
A Genova inaugurata Euroflora 2025, 154 giardini da tutto il mondo - Lo speciale
Ultime notizie
- Continuità territoriale, Rixi replica a Rossi e Basso: “Ecco cosa penso’
- Guasto sulla linea elettrica sulla Torino-Genova: treni in ritardo
- Partenze verso le Riviere, giornata da bollino giallo sulle autostrade della Liguria
-
Sangue nei vicoli, abitanti denunciano: "Turisti scioccati fra pusher e prostitute"
- L'agenda degli appuntamenti in Liguria di venerdì 2 maggio 2025
-
Su Primocanale una giornata in diretta con la candidata Salis, in piazzale Parenzo l'incontro con i cittadini
IL COMMENTO
Il lavoro al centro della battaglia elettorale, ma Genova non ha bisogno di promesse
Alla politica del futuro di Genova non interessa?