Cronaca
Dopo le esondazioni, primi soldi per mettere in sicurezza il Magra
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E ora, dopo la terza esondazione in un anno, arrivano i soldi. In attesa che il consiglio dei ministri dichiari lo stato di emergenza, come assicurato dal capo della Protezione civile Guido Bertolaso dopo il sopralluogo sul fiume Magra, e nella speranza che a questo atto corrisponda anche un intervento economico straordinario del Governo, la Regione ha deciso di destinare proprio a quell’area dello spezzino tutti i 5 milioni di euro del fondo che il ministero dell’ambiente ogni anno assegna per interventi di riassetto idrogeologico. Lo annuncia il presidente della Regione Burlando: “Recentemente – spiega – abbiamo destinato quei soldi per altri interventi simili. Negli anni passati sono finiti per sistemare il Teiro di Varazze, il Borghetto di Bordighera, ma anche per mettere in sicurezza il Bisagno di Genova e l’Entella, tra Chiavari e Lavagna”. I 5 milioni, che dovrebbero essere assegnati alla Liguria nei primi giorni del 2010, finiranno invece tutti sul Magra. Si andranno a aggiungere ai 500 mila euro già stanziati dalla Regione per completare il rifacimento degli argini: corrispondono agli interventi del nono lotto. Sarà il commissario ad acta, che dovrà essere nominato dallo stesso Bertolaso con una ordinanza di Protezione civile, a decidere come spendere quei soldi, per quali interventi. “Noi abbiamo deciso di investirli lì – spiega ancora Burlando – per non disperderli su diversi fronti. Ci è sembrato giusto concentrare le risorse sull’ultima emergenza di questo tipo che riguarda la Liguria”. La speranza, che lo stesso presidente della Regione non nasconde, è che però anche il Governo faccia la sua parte e il primo consiglio dei ministri che si riunirà dopo le feste non solo riconosca lo stato di emergenza per la foce del Magra, ma stanzi ulteriori finanziamenti.
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