Si è chiusa alle 6 di questa mattina l'allerta rossa sulla Liguria, che doveva essere declassata a gialla fino alle ore 15 per l'area genovese e arancione sul levante ma proprio verso le 9 arriva la notizia: già alle 10 di mattina l'allerta è ufficialmente declassata a verde per tutta la Liguria.
"Ragioneremo sulla richiesta di stato di calamità", annuncia a Primocanale l'assessore Giampedrone. "Mille millilitri di acqua in 24 ore sono quantitativi che in alcune zone non cadono nemmeno in un anno, sono quantitativi importanti e ingestibili in porzioni di territorio ristretti, ingestibili sotto il profilo strutturale e del territorio".
Preoccupano le condizioni del territorio così abbondantemente vessato dalle piogge nella giornata di ieri: la A26, chiusa a causa di due frane, è stata riaperta all'alba. Ha riaperto ma solo in uscita anche il casello di Masone che era rimasto chiuso a causa dei sensori che si erano attivati per il maltempo - quei sensori che erano stati installati dopo la frana del 2020. Il casello di Masone resta chiuso in entrata. Percorribile comunque tutta la rete autostradale ligure così come la statale del Turchino.
Nella notte la pioggia è stata a tratti ma non torrenziale, segnalati diversi interventi dei pompieri per alberi caduti e corto circuiti sui pali dell'elettricità a Genova. Nel genovese, solo dalle 19 alle 20 i pompieri hanno effettuato 70 interventi. Alberi caduti in via Mogadiscio, a Molassana, via Pernecco superiore a Serra Riccò, viale Modugno e via Dolceacqua a Pegli.
Continua a essere critica la situazione a Rossiglione dove la giornata di ieri ha visto il territorio in tutta la sua fragilità: questa mattina ci sono due squadre in azione per liberare le strade dal fango, non risultano però feriti ma cinque famiglie sono state sfollate.
La situazione meteo è ancora instabile, sono previsti rovesci a Genova e nel levante, ma il fronte che ha colpito ieri la Liguria si è spostato. I venti impetuosi della notte si sono leggermente attenuati, si sono registrate raffiche oltre i 100 km orari con valori superiori nella serata di ieri.
"Questa notte di maltempo in Liguria si è conclusa fortunatamente senza fare ulteriori danni. La perturbazione per fortuna è transitata molto più velocemente del previsto portando solo qualche pioggia e vento. Oggi inizieremo la conta dei danni, i maggiori restano quelli nel savonese, ma nessuno si è fatto male e questa è la cosa più importante", ha dichiarato il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti. Che ha ringraziato chi ha lavorato nelle ore di allerta: "Grazie ai previsori e alla nostra Protezione Civile per il grande lavoro che hanno fatto, anche questa volta: sarà un autunno lungo, ma la Liguria può contare su di voi".
cronaca
L'allerta diventa gialla e arancione, riapre la A26. Alberi caduti e vigili del fuoco in azione
Alle ore 10 si chiude l'allerta. Giampedrone: "Mille millilitri di acqua in 24 ore sono ingestibili"
2 minuti e 19 secondi di lettura
TAGS
TOP VIDEO
Martedì 07 Maggio 2024
Arresto Toti, "Sono tranquillo, parla l'avvocato"
Martedì 07 Maggio 2024
Arresto Toti, Carlo Bagnasco: "Speriamo sia fatta presto chiarezza"
Martedì 07 Maggio 2024
Arresto Toti, il suo avvocato Savi: "No a dimissioni ma funzione sospesa"
Martedì 07 Maggio 2024
Briatore: "Arresto Toti uno choc, in Italia ti condannano subito"
Martedì 07 Maggio 2024
Arresto Toti, Gigi Grillo: "Fiducia nella sua innocenza"
Martedì 07 Maggio 2024
Arresto Toti, Salvini: "Chiarezza, ogni italiano innocente fino a prova contraria"
Ultime notizie
- Meteo, giornata di sole in Liguria
- Classi separate per studenti disabili, Valditara spegne le polemiche: “Nessuno ha fatto più di noi per inclusione”
- Arresto Toti, ministro Valditara: “Lo ritengo una persona corretta, ho fiducia nella magistratura”
- Spezia, il Picco è già sold out: sarà marea bianca contro il Venezia
- Il Genoa: domenica tutti allo stadio con la maglia rossoblù
- La Samp ritrova i pezzi per i play off. Rebus biglietti ospiti a Catanzaro
IL COMMENTO
Sampdoria, ora i playoff da protagonisti
Salario minimo, subappalti, riforme: sul lavoro l’ipocrisia della politica