"Leggeremo le motivazioni della sentenza e ci riserviamo di impugnarla. La tesi della procura era diversa da quella sposata dal giudice". Così il procuratore aggiunto Francesco Pinto dopo la sentenza di condanna nei confronti dei quattro agenti accusati di aver picchiato il giornalista Stefano Origone, durante gli scontri tra antifascisti e polizia dopo il comizio di Casapound che si è tenuto a Genova il 23 maggio del 2019.
Per i quattro, Fabio Pesci (difeso dall'avvocato Paolo Costa), Stefano Mercadanti e Luca Barone (difesi dall'avvocato Rachele De Stefanis) e Angelo Giardina (difeso dagli avvocato Rachele De Stefanis e Sandro Vaccaro), il giudice ha concesso anche la sospensione condizionale della pena e la non menzione della condanna nel certificato del casellario giudiziale. Il gup li ha condannati al risarcimento dei danni morali nei confronti di Origone, da quantificare con un procedimento a parte.
Per i quattro, Fabio Pesci (difeso dall'avvocato Paolo Costa), Stefano Mercadanti e Luca Barone (difesi dall'avvocato Rachele De Stefanis) e Angelo Giardina (difeso dagli avvocato Rachele De Stefanis e Sandro Vaccaro), il giudice ha concesso anche la sospensione condizionale della pena e la non menzione della condanna nel certificato del casellario giudiziale. Il gup li ha condannati al risarcimento dei danni morali nei confronti di Origone, da quantificare con un procedimento a parte.
IL COMMENTO
Storia di grandi palazzi e della finanza che diventa hotel
Politica e cittadinanza, anche il voto vuole la sua parte