cronaca

1 minuto e 27 secondi di lettura

Sanremo. Festival della Rai o festival di Sanremo? Festival della Canzone italiana o esempio di assembramento consentito? Domanda pi che lecita da parte di chi ha sentito, anche solo per una volta nella vita, parlare della Kermesse canora pi importante d'Italia. Comunque vada non sar il festival della ripartenza, come decantato dal conduttore Amadeus.



Questo, Sanremo non lo accetta. Non lo accettano gli imprenditori della movida, i ristoratori, i negozianti e tanti altri che preferiscono non parlane; non lo accettanno tanti giornalisti, colonne portanti di pronostici, di qualit, di bravura, di melodie e perch no, anche di gossip. " il Festival della condanna - spiega Andrea Di Baldassarre ora ai vertici dell'associazione di categoria - il festival del Teatro, il festival di buio e silenzio. Non il Festival di Sanremo".


"Non adesso, non in piena pandemia, ecco perch abbiamo chiesto almeno di riviarlo". Proposta che, al momento, non sembra minimante interessare i vertici Rai che, oltre a confermare le date (dal 2 al 6 marzo) continuano a cercare figuranti che possano 'vivacizzare' la platea del teatro Ariston. Folle, per molti, l'idea del pubblico "perch non fondamentale, perch in un momento del genere non si pu azzardare, perch rischia di passare un messaggio sbagliato".




"Ok al Festival ma no al pubblico" dicono i pi. "Il festival di Sanremo - tuona Confcommercio- non si limita alla passerella, al teatro, al Casin. Il festival di Sanremo Sanremo. Bar, ristoranti, negozi. Cos facendo ci tagliano le gambe ingiustamente". Non meno caldo il tema degli assembramenti, ora culle di Covid 19. "L'idea del pubblico - dicono alcuni residenti - l'esempio perfetto dell'eccezione alla regola non fosse che, e questa la cosa che pi fa male, Sanremo rappresenta l'eccezione alla regola imposta dall'Oms, organizzazione mondiale della Sanit, per salvare vite umane".