Quando Claudio Ranieri arrivò sulla panchina della Sampdoria – non senza qualche travaglio, visto che prima di lui erano stati legittimamente contattati allenatori meno costosi – la posizione di Primocanale fu subito espressa chiaramente ed il 12 ottobre del 2019 scrivemmo sul sito: “Diamo il benvenuto a Claudio Ranieri, persona perbene, con grande esperienza ed uno stile che può contribuire a sopperire a quello mancante in altri ambiti societari.
In questa fase "storica" abbandoniamo le polemiche e la ricerca della verità sulla mancata vendita della Sampdoria, destinata in ogni caso a venire a galla per conto suo. Aiutiamo e sosteniamo Ranieri, che dovrà subito "battezzare" un sistema di gioco ed una formazione base in cui credere e far credere i giocatori. I tifosi della Samp, conoscendoli, pur senza sconti verso Ferrero e i suoi guasti, faranno la loro parte. Il tempo degli alibi è finito. Per tutti. La speranza è che a Ranieri vengano attribuiti poteri esclusivi, nella gestione degli aspetti tecnici ma pure in quelli della comunicazione. Per raggiungere l'obiettivo c'è (anche) bisogno di serenità ed equilibrio. La Sampdoria viene prima di tutto e tutti. Buon lavoro, sir Claudio”.
Oggi possiamo dire che Ranieri, supportato dal suo staff, in particolare dall’ottimo preparatore atletico Paolo Bertelli, oltre che ovviamente dai calciatori e dai dirigenti che sono stati vicini alla squadra, ha portato a termine la sua missione, compiendo un piccolo, grande capolavoro. E al di là di quello che avverrà nella prossima stagione, su questa impresa appena compiuta, con la salvezza matematica conquistata a quattro giornate dalla fine del campionato e dopo avere preso la Samp all’ultimo posto con tre punti in sette partite, l’allenatore può mettere ancora la decorazione del secondo derby, avendo già vinto quello del girone d’andata con la stoccata di Gabbiadini.
La Sampdoria dà l’impressione di avere trovato un equilibrio tattico preciso, dispone di un parco attaccanti in grande spolvero e di una coesione non comune. Ranieri dovrà essere bravo a tenere alta la tensione nello spogliatoio dopo la lunga rincorsa a quota 41, ma il rischio che la bolla si sgonfi proprio alla vigilia della sfida con il Genoa non dovrebbe essere alto. Certo, bisognerà fare i conti con gli avversari, rilanciati dal successo sul Lecce e ancora in cerca dei punti salvezza. Ma la Samp di sir Claudio, che nella sua lunga carriera di allenatore non ha mai perso una stracittadina, proverà a fare un regalo supplementare – da recapitare a distanza - ai propri tifosi. E anche a se stesso. Perché la grande forza di Ranieri è quella di non accontentarsi. “La retrocessione in serie B avrebbe cambiato le nostre carriere”, ha dichiarato dopo la vittoria di Parma. E detto da uno che ha portato allo scudetto il piccolo Leicester ha un valore enorme. Grazie, dunque, sir Claudio. Un’altra vittoria nel derby lo proietterebbe nella leggenda della Sampdoria, ma nella storia c’è già.
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Sampdoria, Ranieri dopo il capolavoro vuole la ciliegina nel derby
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