Lo Spezia cade in casa con il Venezia, vede allontanarsi il secondo posto visto che il Crotone, distante 6 punti, potrà giocarsi il jolly Livorno e spreca l'occasione di rinsaldare almeno il terzo, in una serata che sarebbe stata eccezionale per i risultati delle avversarie: Crotone fermato in casa sul pari dalla Salernitana, Cittadella sconfitto al Tombolato dall'Ascoli, Chievo battuto a Castellammare di Stabia, Pordenone sconfitto in casa dal Cosenza. Serata no purtroppo anche per gli aquilotti, costantemente padroni del gioco ma incapaci di concretizzare in gol la manovra espressa. Un vero peccato per lo Spezia che si vede costretto a rimettere in discussione quanto di buono fin qui fatto.
GUAIO – La serata parte subito male. Lo Spezia perde subito Mastinu, tre gol nelle precedenti due gare, toccato duro alla caviglia sinistra dal 37enne Molinaro (ex Juventus, Stoccarda, Parma e Torino) e costretto a cedere il posto a Ragusa. Al 12' Bartolomei sfiora il vantaggio, con una punizione dalla distanza deviata sul fondo da Lezzerini, portiere che da tempo le voci di mercato accostano al Genoa. Il Venezia ribatte alle iniziative degli aquilotti e al 15' va vicino al gol con Capello servito da Maleh, ma sul rasoterra violento del neroverde Scuffet è attento e devia in angolo.
SCHIAFFO - Lo schiaffo, in tutti i sensi, arriva al quarto d'ora: su corner apparentemente inoffensivo, N'Zola rientrato a difendere manca il pallone di testa e lo colpisce con il braccio. Rigore inevitabile, Scuffet intuisce la traiettoria scelta da Aramu ma non può evitare il gol. La reazione spezzina è inconcludente, anzi è il Venezia a sfiorare il raddoppio: al 34' ancora Aramu colpisce il palo su punizione dalla sinistra, sulla carambola con Scuffet fuori causa il pallone rimbalza sulla schiena di Ferrer che salva sulla linea.
LEGNI - Italiano sprona i suoi a riprendere il comando della partita e al 41' c'è l'occasione del pari: cross di Ragusa, velo di N'Zola, Gyasi ruba il tempo a Lakicevic e conclude, ma Lezzerini compie una parata prodigiosa. Allo scadere è Bartolomei che scarica il sinistro, deviato da Molinaro sul palo opposto, per il pareggio almeno del conto dei legni. Si va all'intervallo col Venezia in vantaggio.
RIPRESA – Lo Spezia rientra con il furore giusto e tra il 53' e 54' prima Ragusa e poi Ferrer si vedono negare il gol da Lezzerini. Ma la pressione degli aquilotti è poco concreta, non si traduce in azioni da gol, la presenza nella metà campo veneziana è tanto costante quanto sterile. Passano i minuti e non succede nulla.
FINALE - All'80' ci prova Ragusa su traversone di Marchizza ma Lezzerini para con sicurezza. All'83' Bartolomei centra basso da sinistra ma Riccardi sbroglia senza problemi. Ancora Lezzerini al minuto 88' nega il pari ad Acampora. Si finisce addirittura con Scuffet a centrocampo, a presidiare il nulla, purtroppo senza costrutto.
Il prossimo turno, venerdì 24 luglio, vedrà lo Spezia rendere visita alla Cremonese. C'è da difendere il terzo posto, in funzione playoff.
SPEZIA 0
VENEZIA 1
RETI: 16' Aramu (rigore)
SPEZIA (4-3-3): Scuffet, Ferrer, Erlic, Capradossi (91' Gudjohnsen), Marchizza; Bartolomei, Acampora, Mora (70' Maggiore); Mastinu (9' Ragusa), N'Zola, Gyasi (a disposizione: Krapikas, Vitale, Bastoni, Terzi, Desjardins, Vignali, Ramos). All. Italiano.
VENEZIA (4-3-1-2): Lezzerini, Lakicevic, Riccardi, Ceccaroni, Molinaro; Lollo (86' Fiordaliso), Vacca (57' Suciu), Maleh; Aramu (57' Firenze); Capello (71' Marino), Longo (87' Monachello) (a disposizione: Pomini, Bruno, Modolo, Cremonesi, Rossi, Marino, Zuculini, Zigoni). All. Dionisi.
ARBITRO: Fourneau di Roma.
NOTE: ammoniti Riccardi, Gyasi, Firenze, Maggiore.
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Spezia ko, perde 0-1 al Picco col Venezia e il secondo posto sfuma
Basta un rigore ai neroverdi per fare il colpo grosso. Mastinu toccato duro esce subito
2 minuti e 56 secondi di lettura
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