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La ragazza ha avuto il coraggio di denunciare quanto accaduto alla polizia, che durante il lockdown ha condotto le indagini per identificare gli aggressori, di età compresa tra i 21 e i 35 anni. Anche grazie alle immagini estrapolate dal sistema di videosorveglianza urbano e agli altri accertamenti condotti, due sono stati arrestati e si trovano ora in carcere, mentre per gli altri due è stato disposto l’obbligo di dimora presso i loro comuni di residenza del levante provinciale.
IL COMMENTO
Il bicchiere mezzo pieno della scuola senza cellulari. E all'intervallo, spunta una "cirulla"
Matte non c’è più, smettiamola di chiamarle tragedie