Siamo a lunedì, meno di cinque giorni a quello che in Liguria potrebbe essere il primo ponte un po’ movimentato grazie alla parziale fine del lockdown, e quindi la prima occasione per bar, ristoranti e magari anche alberghi, per fare un po’ di affari anche se solo grazie al movimento dei liguri. Ed ecco che i Comuni rischiano di farsi trovare impreparati per la riapertura delle spiagge libere, primo veicolo del turismo.
I Comuni del cosiddetto Tigullio orientale (Chiavari, Lavagna, Sestri Levante e Moneglia) hanno cercato di fare strategia comune per la riapertura, pur scegliendo ognuno la propria tipologia di gestione e forse anche date diverse, quindi alla fine la strategia comune sembra ridotta a una cartellonistica uguale.
Per il resto, in attesa di una conferenza che ci sarà mercoledì pomeriggio, la situazione è ben diversa: Chiavari ha deciso di aprire sabato le spiagge libere, riducendo gli accessi a uno solo per zona, per poter controllare i varchi grazie a percettori di reddito di cittadinanza e a varie associazioni. Niente paletti segnaposto, niente app.
Lavagna, commissariata e senza soldi da destinare alla causa, emanerà un bando per manifestazioni di interesse per gestire le spiagge libere, ma i balneari (che in cambio potrebbero lì affittare lettini e ombrelloni a richiesta) non paiono interessati perché le 'grane' legate al controllo supererebbero i guadagni. Insomma, a Lavagna non si sa ancora la data di riapertura.
Sestri Levante ha lanciato un post in cui annuncia l’apertura delle spiagge sabato, confidando in una collaborazione responsabile dei cittadini. Ci sono da piantare i paletti di legno a segnare i posti e da sistemare la questione controllori, sopratutto nella baia del Silenzio presa d’assalto anche perche minuscola. E poi si parla di una app, non per prenotare ma per visualizzare i posti vacanti, ancora da perfezionare. Moneglia sta piantando i paletti e deve ancora decidere se aprire sabato. Saranno arrivati i cartelli? Saranno pronti i controllori?
Questo per il Tigullio orientale. Per Rapallo nessun problema perché le ha già aperte (inteso per stazionarci) già da lunedì scorso, e sono poche e poi facili da controllare anche con i vigili. Santa Margherita Ligure invece le aprirà il 3 giugno, in coincidenza con l’inizio ufficiale della stagione balneare, per avere il tempo di predisporre misure di sicurezza adeguate.
Insomma, un gran caos che se non gestita bene rischia di togliere al commercio e ai pubblici esercenti la possibilità, come detto all’inizio, di sfruttare il primo ponte del dopo lockdown.
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Spiagge libere del Tigullio: Comuni uniti sulla carta, ma in ordine sparso verso il primo ponte 'libero'
Le amministrazioni hanno preso decisioni non univoche
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