Il virologo spiega: "Molti hanno visto nel mio atteggiamento non catastrofista, la ragione per evitare di seguire le regole che abbiamo raccomandato e stressato dal Primo giorno. Il mio messaggio voleva e vuole essere rassicurante, ma non banalizzante. Chi lo ha interpretato diversamente, lo ha fatto solo per giustificare propri interessi e comportamenti. La notizia positiva rimane quella che nel 97-98% dei casi da questa infezione si guarisce (vedremo i numeri di letalità alla fine). È probabile che attualmente in Italia ci siano molti più casi di quelli riportati ( almeno x 4 o x 5)".
E ancora prosegue Bassetti: "La letalità più bassa di altre infezioni è sicuramente un fatto positivo, ma occorre ora applicare fedelmente tutto ciò che viene raccomandato dalll’ISS, onde evitare che i contagi crescano ancora e possano mettere gli ospedali in ulteriore difficoltà.Ovvero:
- evitare di uscire di casa e avere contatti con altre persone se si ha febbre e/o tosse
- evitare di andare al pronto soccorso se si hanno questi sintomi, salvo non vi sia indicazione ad andarci per condizioni gravi e/o consiglio del proprio medico
- evitare luoghi o situazioni affollate
- tenere a casa le persone anziane, specie se hanno altri problemi di salute
- lavarsi accuratamente le mani più volte al giorno
- disinfettare le varie superficie più volte al giorno compreso il cellulare
- rispettare le indicazioni del ministero e le altre regole del buon senso e della buona educazione civica
Non è il tempo della polemica, dobbiamo essere tutti uniti. Solo così potremmo vincere. Noi infettivologi, insieme ai colleghi del pronto soccorso e della rianimazione siamo in prima linea negli ospedali per curare al meglio tutti. Stiamo facendo il massimo ma abbiamo bisogno della collaborazione di tutti" si conclude il post.