"Last call per Genova significa che non è terra di confine ma di cerniera, per un Paese che deve guardare all'Europa, uno dei grandi mercati, avendo noi una vocazione all'export importante, la seconda manifattura d'europa". Lo ha detto il presidente di Confindustria Vincenzo Boccia al convegno 'Genova internazionale last call', promosso dall'associazione industriali di Genova nella sede di Esaote, dove sono presenti tra gli altri il governatore ligure Giovanni Toti, il sindaco di Genova Marco Bucci, il presidente di Confindustria Genova Giovanni Mondini.
"Genova e la Liguria devono investire nelle infrastrutture e sono lo specchio del paese. In quanto tempo facciamo le cose che diciamo? Non dobbiamo aspettare traumi per reagire. L'esempio del Ponte Morandi e' virtuoso tra virgolette. Facciamo investimenti, non solo per una politica anticiclica ma anche perche' le infrastrutture sono una idea di società", ha proseguito Boccia. Largo spazio alle infrastrutture e al valore strategico che essere ricoprono: "Alcune cose sono state fatte. C'è una grande attenzione da parte del ministro De Micheli. Stiamo indicando al governo che questo non può essere solo nell'attenzione di un ministro ma deve essere un grande progetto Paese e la grande priorita' del governo".
Il presidente di Confindustria ha parlato anche della situazione economica in cui versa il Paese. "La crescita è timida, dobbiamo ambire a molto di più e pensare alla grande. Non possiamo accontentarci di questi numeri, seppur positivi se guardiamo indietro, ma sono poco se guardiamo avanti. L'intervento sul cuneo fiscale è un primo passo importante. Siamo stati i primi insieme ai sindacati a porre la questione del cuneo fiscale nel Patto per la fabbrica e, prima ancora, nelle assise di Confindustria a febbraio 2018 e a Verona, in cui le parole chiave erano lavoro, crescita e debito. Ora andiamo avanti in un grande piano di inclusione di giovani e donne nel mondo del lavoro e per costruire le condizioni della crescita, a partire da una dotazione infrastrutturale del Paese, avendo una grande attenzione al debito pubblico, che chiaramente non deve crescere. Quello che abbiamo detto un anno fa è, ahimé, ancora attuale", ha concluso Boccia.
TOTI, GENOVA E IL TRAINO - "Questo territorio deve essere il traino dello sviluppo del Paese, e ha le potenzialità per esserlo. La Liguria ha tutte le chance per essere una locomotiva economica per l'Italia: da questa consapevolezza deriva una grande responsabilità, che dobbiamo prenderci tutti insieme", ha detto il presidente della Liguria Giovanni Toti all'assemblea di Confindustria. " La Liguria ha vissuto due anni tra i più complicati della storia recente, ma siamo riusciti a trasformare questa immane tragedia in un modello: quando si parla di infrastrutture, quella della ricostruzione del ponte di Genova è proprio un punto di riferimento. Infrastrutture e formazione sono il futuro di questa citta', di questa regione e del Paese".
BUCCI E L'ESEMPIO DA SEGUIRE - "La coesione e il rimboccarsi le maniche che abbiamo dimostrato qui a Genova è un esempio per tutti. Questo non vuol dire che dobbiamo sederci sugli allori, ma che dobbiamo continuare a fare così", ha detto il sindaco di Genova e commissario per la ricostruzione del viadotto sul Polcevera, Marco Bucci. "Le nostre aziende sono in grado di stare sul mercato globale ma dobbiamo stare connessi. Abbiamo da recuperare 20 anni di non investimenti e di declino. Ma stiamo ripartendo, i numeri lo dicono chiaro e tondo. Non è possibile che questa nostra crescita sia rallentata o addirittura interrotta dalla mancanza di infrastrutture e di supporto da chi ci deve dare i fondi per le infrastrutture. Questo è inaccettabile e protesteremo con tutte le nostre forze".
BOCCONI E IL PERNO DI GENOVA - "I temi portuali, dell'industria e della robot valley sono da valorizzare per Genova tenendo conto di un contesto, quello della rete infrastrutturale, su cui si stanno concentrando 15 miliardi di investimenti. Una cifra assolutamente record per quanto riguarda Genova e la Liguria, l'elemento su cui fare perno per avere un reale sistema autostradale, un reale sistema ferroviario per far fare il salto di accessibilità al sistema industriale, perché riguarda la portualità ma anche le connessioni delle grandi aziende, parte di multinazionali o multinazionali che partono da Genova verso l'estero. Quindi il tema delle relazioni con un sistema dei trasporti efficiente è la chiave su cui fare perno per la crescita". Lo ha detto all'assemblea pubblica di Confindustria Genova Oliviero Baccelli, direttore del master in Trasporti, Logistica e Infrastrutture dell'Università Bocconi.
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Confindustria, Boccia: "Genova è cerniera per l'export in Europa"
Il presidente degli Industriali ha parlato anche di infrastrutture
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