"Siamo totalmente al fianco dei lavoratori nei modi e nei tempi stabiliti dai sindacati per difendere il lavoro" così il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti al termione del vertice in regione con i sindacati per la vicenda che vede coinvolta l'ex Ilva.
"L'acciaio è una produzione strategica per l'Italia, per la Liguria e per Genova in paritcolare. Le scelte fatte a Roma (da questo governo ndr) sono nocive per tutti - ha aggiunto Toti - . Hanno fornito un assist a porta vuota da ritenere ancora più grave sia come consapevolezza che come tattica politica. Non si può rinunciare ai settori tradizionali dell’Italia, che hanno fatto un prodotto eccellente per noi. Abbiamo chiesto incontro al governo in queste ore, a Genova vige l'accordo di programma che ha portato molti lavoratori a pagarne le conseguenze. Una peculiarità che mettiamo sul piatto oggi perché qualsiasi scelta si faccia altrove, Genova è una storia a parte e vuole mantenere la sua lavorazione, comunque andrà con Arcelor Mittal. Ho assicurato e rassicurato i sindacalisti: noi ci saremo e seguiremo i canali di confronto. Quello di oggi è uno e in futuro ce ne saranno altri " ha conlcuso Toti.
"Azienda ha avuto buon gioco. Il governo ha fatto una sciocchezza. Noi non intendiamo pagare il prezzo di queste stupidaggini. Noi lotteremo e lo faremo fino a quando non sarà risolta questa situazione. Avviseremo le istituzioni quando decideremo di scendere in piazza. Siamo contenti che decidano di difendere il lavoro insieme a noi" spiega Bruno Manganaro, segretario della Fiom Cgil Genova.
Alessandro Vella segretario Fim Cisl Genova incalza il Governo e punta il dito sulle loro scelte che hanno spinto Mittal a fare il passo indietro: "I sindacati hanno una posizione unitaria. L'Italia non può pagare il prezzo di una scelta politica, Genova non può pagare un pezzo che ha già pagato. Con l'accordo del 6 settembre 2018 abbiamo perso 250 lavoratori. Governo ha dato alibi ad ArcelorMittal. Il problema è capire qual è la prospettiva di Genova, siamo pronti a dare battaglia. ArcelorMittal ha come fornitore per scelta Fincantieri e con il portafoglio così importante non si consegnano più navi, se non arriva l'acciaio si consegna in ritardo - spiega ancora Vella -. Siamo pronti a fare battaglia per la città, l'idea è quella di fare una manifestazione, una manifestazione che coinvolgerà tutta la città, daremo battaglia da subito, tutti insieme. Nelle prossime ore decideremo come e quando".
Anche Antonio Apa, segretario generale Uilm Genova, attacca il Governo: "Noi siamo riusciti a rendere compatibili le questioni ambientali e quelle lavorative. Questo è un Paese di matti. Sulla pelle di 20 mila lavoratori si stanno giocando due partite: una di campagna elettorale, in Puglia entro il prossimo anno. La seconda partita riguarda la guerra interna nel M5s che ha costretto il Pd e Italia Viva a fare scelte scellerate, loro che si dichiarano tutori dell’occupazione".
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Ex Ilva, Toti dopo il vertice in Regione: "Totalmente al fianco dei lavoratori"
I sindacati: "Pronti a dare battaglia tutti insieme"
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