"Siamo pronti a convocare un'assemblea dei lavoratori e decidere forme di protesta" annuncia il segretario della Fiom Bruno Manganaro, in riferimento al ritardo degli stipendi degli operai in cassa integrazione di Ilva.
I pagamenti sarebbero dovuti arrivare il 10 febbraio. "È una situazione che non va bene perché gli stipendi dovrebbero arrivare lunedì 18, ma con una decurtazione della busta paga. Ci sono pasticci su chi deve pagare gli assegni famigliari e le detrazioni fra Ilva e Inps e la doppia busta paga non avrà altro effetto che penalizzare i lavoratori".
È dal 4 febbraio che i sindacati e l'Rsu chiedono un incontro con la direzione dell'Ilva in amministrazione controllata per chiedere spiegazioni sui ritardi nei pagamenti. "I commissari - conclude Manganaro - hanno perso il controllo della gestione del personale con penalizzazione enormi e questa è una responsabilità del governo Salvini-Di Maio".
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Ilva, ritardi sugli stipendi. Fiom: "Pronti alla protesta se non arriva l'incontro"
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