"Veloci, veloci, veloci". Marco Bucci nel giorno in cui il decreto Genova viene convertito in legge al Senato, intende mettere le cose in chiaro: "Ogni fermata adesso, la considero una pugnalata al nostro sistema".
Lui che, dal 14 agosto scorso, non ha mai allentato la presa."Oggi viene formalizzato ciò su cui stiamo lavorando da tempo", spiega nella conferenza stampa di Palazzo Tursi.
"Entro stasera saranno pubblicati tutti i decreti. Entro stasera partiranno anche le lettere a tutta una serie di aziende con inviti a fare proposte e a fare offerte. È un'indagine di mercato che prevede la descrizione delle procedure con cui noi faremo l'affidamento sulla base dell'articolo 32 della direttiva europea 24 del 2014" ammette Bucci.
Il 95% delle richieste è stato accolto. "Sono soddisfatto. Ci sono poche cose che non sono state soddisfatte, ma penso che riusciremo a metterle a posto. Avremo per Genova più di un miliardo e 100 milioni, queste risorse penso siano degne della nostra città".
Sui tempi di demolizione e ricostruzione. "Le lettere d'invito prevedono che entro il 26 novembre debbano arrivare le proposte, faremo le valutazioni tecniche e contemporaneamente sceglieremo la proposta di demolizione. Parleremo con la magistratura per poter fare il dissequestro, in parallelo faremo anche le procedure antimafia e le procedure di richiesta fondi ad Autostrade. Questi aspetti vanno in parallelo per arrivare alla firma definitiva di contratto verso il 10-12 dicembre e quindi poter partire il 15 dicembre con i lavori".
"Dovessero esserci problemi vi informerò, ma al momento questa è la mia time table. La ricostruzione? Confido possa partire dal mese di aprile per poi riuscire a fine anno ad avere il ponte. A Natale vorremmo vedere il ponte, poi se potremmo attraversarlo un mese dopo poco importa. Ma a Natale 2019 vogliamo vederlo".
"Le case sotto il ponte? I proprietari riceveranno un contributo. Noi compreremo le case da loro. Nel caso in cui non accettassero il contributo, faremo le procedure di esproprio con il 10% in meno di valore. Se qualcuno fa ricorso? Non so cosa si farà, chi lo fermerà avrà 600 mila genovesi 'vicino, si fa per dire' ".
Bucci che in conclusione ha un messaggio per la città. "Voglio dire ai genovesi che abbiamo lavorato tanto in questi mesi. Abbiamo ricevuto messaggi di fiducia, di speranza, ma anche di critica. Sono serviti tutti. Adesso continueremo a lavorare e lavoreremo di più. Dobbiamo partire subito e cominciare a lavorare. Ogni fermata adesso, la considero una pugnalata al nostro sistema. Adesso bisogna andare veloci, veloci, veloci".
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Decreto Genova è legge, Bucci: "Adesso veloci. Chi ci ferma, ci pugnala"
Genova avrà risorse superiori al miliardo di euro
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